Come cambia il Lecce con Krstovic: le soluzioni

Come cambia il Lecce con Krstovic: le soluzioni
di Michele TOSSANI
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Giovedì 24 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 22:58

Krstovic sì o Krstovic no? In attesa di capire quando l’attaccante montenegrino debutterà in giallorosso (già a Firenze o contro la Salernitana), il Lecce sta preparando la trasferta in Toscana. Il club salentino ieri ha reso noto che il calciatore “farà rientro in sede nella serata di venerdì, dopo aver risolto a Bratislava le pratiche burocratiche stante il suo status di extracomunitario”. È chiaro che la presenza o meno dell’ex Dunajska Streda in campo (per l’intera partita o anche solo per uno spezzone) inciderebbe non poco sull’atteggiamento tattico della compagine giallorossa. Contro la Lazio infatti, all’esordio in campionato, il tecnico Roberto D’Aversa ha proposto la soluzione con Gabriel Strefezza finto centravanti. Soluzione già sperimentata nelle amichevoli precampionato e in coppa Italia contro il Como. Utilizzare l’italo-brasiliano come falso nueve permette al Lecce di avere un uomo in più nello sviluppo della manovra, con il capitano dei pugliesi che arretra per aiutare i tre centrocampisti, andando a rifinire fra le linee di difesa e centrocampo avversarie. Con Strefezza più avanzato inoltre il Lecce non può ricorrere all’arma del cross, dovendo mettere tipologie diverse di palle esterne in area. Lo si è visto bene durante la sfida con la Lazio nella quale, alla fine, il computo totale dei cross registrati dai salentini è stato di 14, un dato inferiore a quello medio a partita prodotto dalla squadra nello scorso campionato (19). In questo senso, la manovra leccese va a svilupparsi maggiormente palla a terra, per sfruttare le qualità tecnico del trio di attaccanti e delle mezzali. Diversa sarà la situazione qualora giocasse Krstovic.

Il montenegrino è infatti un centravanti di struttura, abituato a ricevere tutti i tipi di palloni negli ultimi sedici metri di campo. Con lui in campo il Lecce aggiungerebbe quindi l’opzione della palla alta, sia per rifinire l’azione sia eventualmente per uscire dal pressing alto della Fiorentina. La fisicità del nuovo centravanti giallorosso potrebbe inoltre mettere in difficoltà i centrali della Viola. Viola che, in ogni caso, si presenta da ovvia favorita alla partita di domenica prossima. La prima uscita stagionale, contro il Genoa, ha messo in evidenza tutta la forza di una squadra costruita per dare fastidio alle grandi del campionato. La squadra allenata da Vincenzo Italiano ha mostrato ancora una volta la sua fluidità in fase offensiva, avendo al contempo aumentato il proprio tasso tecnico grazie agli innesti estivi di Arthur a metà campo e di Nzola e Beltran in attacco. È vero che a Marassi la vittoria gigliata è stata agevolata dal precoce vantaggio segnato dal capitano Biraghi, ma è altrettanto vero come la Fiorentina sia scesa in campo con grande intensità, mostrando meccanismi già oliati e anche soluzioni nuove, come quella del già citato Arthur che si abbassava a prendere palla dai centrali o come l’occupazione con molti uomini della zona centrale della trequarti d’attacco.

La squadra è apparsa meno frenetica rispetto all’anno scorso, quando era più verticale e più orientata alla ricerca del cross per servire gli attaccanti. 

Un’altra soluzione che potrebbe dare fastidio al Lecce è l’utilizzo dei terzini da mezzali. A Genova la squadra toscana ha spesso cambiato il campo (soprattutto verso Biraghi) sfruttando proprio gli esterni bassi posizionati da centrocampisti per risalire velocemente il campo. Insomma, la nuova Fiorentina ha più frecce al proprio arco. Proprio Arthur sarà l’uomo da controllare più da vicino da parte leccese. Qualora la Fiorentina replicasse la struttura base 4-2-3-1 vista in partenza col Genoa, D’Aversa potrebbe mantenere il 4-3-3 anche nella fase di non possesso, chiedendo alle mezzali giallorosso di occuparsi dei due mediani viola. Sarà poi interessante vedere se verranno confermati nel Lecce Dorgu e nella Fiorentina Kayode. Nel caso ciò avvenisse, potremmo assistere al duello fra due dei giovani più promettenti del campionato italiano e fra i due terzini più forti dello scorso campionato Primavera.

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