Lecce ko con l'Inter: sconfitta condizionata dal un errore dell'arbitro

Il gol dell'1-0 di Bisseck
Il gol dell'1-0 di Bisseck
di Lino DE LORENZIS
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Domenica 24 Dicembre 2023, 05:00
Non è una stagione particolarmente fortunata con gli arbitri per il Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani. Purtroppo per i giallorossi la conferma è arrivata ieri sera allo stadio Meazza in occasione della sfida contro l’Inter. Una decisione sbagliata del direttore di gara ha posto la parola fine all’equilibrio che stava regnando in campo e con le squadre che si apprestavano a rientrare negli spogliatoi per l’intervallo sul punteggio ancorato sullo 0-0 di partenza. Nel mezzo, un’occasione da rete in apertura per i salentini con lo spagnolo Gonzalez e un paio anche per i nerazzurri firmate da Arnautovic e da Bisseck.
A due minuti dal 45’ però Matteo Marcenaro della sezione di Genova, uno degli arbitri della nuova generazione, ha punito con una punizione da posizione laterale, e comunque molto vicina all’area di rigore leccese, una giocata come tante di Gonzalez. Per il direttore di gara con il braccio largo e di conseguenza da punire con il calcio di punizione, per il centrocampista spagnolo e per gli altri calciatori giallorossi invece con il braccio aderente al corpo. Come mostrano anche le immagini televisive. Tesi questa confermata di lì a poco anche dall’ex arbitro Luca Marelli, commentatore arbitrale di Dazn, per il quale l’azione del calciatore del Lecce non era viziata da fallo.
Si è trattato quindi di un grave errore del “fischietto” ligure, un episodio che il Lecce ha pagato a caro prezzo visto che proprio su quella palla inattiva l’Inter ha sbloccato il risultato con uno stacco imperioso del giovane difensore Bisseck che ha anticipato il marcatore Oudin. Un colpo basso per i giallorossi che fino a quel momento, pur lasciando il pallino del gioco agli avversari, avevano corso pochi rischi. Anziché perdersi in inutili proteste, nel secondo tempo capitan Strefezza e compagni si sono riversati nella metà campo dei nerazzurri con la ferma intenzione di porre rimedio al torto subito. L’Inter ha patito a lungo gli attacchi della formazione allenata da Roberto D’Aversa, ieri costretto a seguire la partita dalla tribuna per squalifica accanto al collaboratore Simone Greco e sostituito in panchina dal vice Tarozzi coadiuvato da Sullo. Il portiere Sommer è stato impeccabile sui tentativi a rete dei giallorossi mantenendo inviolata la porta dei nerazzurri. Il signor Marcenaro invece ha continuato nella sua serata negativa assumendo decisioni sbagliate. Prima ha concesso al Lecce un calcio di rigore, di fatto inesistente, per un tocco di braccio di Carlos Augusto, intervento però non punibile pr la dinamica dell’intervento e per fortuna “corretto” dal Var Maggioni; quindi, ha graziato Mkhitaryan per un pestone rifilato Ramadani. L’arbitro si è limitato a concedere la punizione a favore del Lecce senza però ammonire il calciatore nerazzurro, come invece aveva fatto in avvio di partita con Gonzalez, ammonito per un fallo identico.
L’Inter è sempre l’Inter e poco dopo la mezz’ora di gioco, nel momento migliore del Lecce, ha trovato la rete del raddoppio con una magia di Arnautovic, lesto a mandare in porta Barella con un colpo di tacco da campione. Per il centrocampista della nazionale è stato poi un gioco da ragazzi mettere a sedere Falcone e chiudere i conti.
Al danno della sconfitta, originata dal grave errore arbitrale, si è aggiunta anche la beffa dei provvedimenti discipliari. Il signor Marcenaro infatti prima ha ammonito Pongracic per un normale fallo di gioco, un giallo che ora farà scattare la squalifica per recidività in ammonizioni, dopodiché ha espulso Banda per proteste. Di conseguenza, il Lecce sabato prossimo sarà costretto a presentarsi al Gewiss Stadium di Bergamo privo del difensore centrale croato e dell’esterno d’attacco zambiano. Proprio un bel guaio.
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