Il presidente Saverio Sticchi Damiani, lassù dalla tribuna, accanto alla signora Marina e agli altri dirigenti del club di via Colonnello Costadura, si è goduto un Lecce che reggeva con stile la inevitabile superiorità tecnica della miliardaria capolista, già lanciatissima verso lo scudetto ed ha sperato in uno dei colpi magici che la squadra giallorossa ha saputo regalare in questa stagione. Ma ha dovuto fare i conti una realtà crudele. «Mi spiace che abbiamo subito la sconfitta nel momento migliore - dice - quando sembrava che dovessimo pareggiare. Stavamo un po’ sorprendendo tutti e diventando anche pericolosi, dopo aver sofferto un po’ nel primo tempo, quando peraltro avevamo subito un gol su una punizione inesistente. Il nostro giocatore non aveva commesso fallo di mano». E il rigore concesso al Lecce e poi tolto? «Ci può stare che il Var lo tolga, ma io non riesco allora davvero a pensare perché a Roma Baschirotto paga perché sfiora appena la palla con l’unghia. Sto ponendo da tempo un problema di regole per scongiurare certe situazioni che io stesso faccio fatica a capire». Il massimo dirigente del Lecce si sofferma sulla prestazione di Gabriel Strefezza e compagni. «La squadra al Meazza ha saputo fare bene specie nella ripresa, quando ha segnato la partita quel capolavoro di assist con il tacco effettuato da Arnautovic. Contro uno squadrone come l’Inter, con i suoi campioni, ci può stare un tale sviluppo della partita. Però se è vero che tutte le sconfitte fanno male, questa volta non abbiamo davvero molto da rimproverarci». Quanto può essere pesata l’assenza di D’Aversa in panchina? «L’allenatore è sempre importante, ma l’ottimo Tarozzi è stato bravo ed ha guidato la squadra con personalità e idee chiare».
Adesso a Bergamo si dovrà fare a meno di Pongracic e anche di Banda. Quanto possono pesare queste assenze? Sarà tutto maledettamente più difficile? «La squalifica di Pongracic è inevitabile. Vedremo cosa accadrà a Banda. Abbiamo comunque tanti ragazzi che bruciano dalla voglia di giocare. Il Lecce farà certamente la sua partita anche nella prossima trasferta lombarda». Che effetto le ha fatto, ancora una volta, il Lecce che gioca al Meazza? «Quando torno alla Scala del calcio penso ogni volta a quando siamo ripartiti dalla serie C e quello che siamo diventati durante questo percorso. Mi aiuta a non dare nulla per scontato».
La squadra è rientrata nel cuore della notte dal capoluogo lombardo a bordo di un volo charter. In concomitanza con il Santo Natale, il tecnico D’Aversa ha concesso ai suoi ragazzi due giorni di riposo: serviranno per smaltire l’amarezza della sconfitta con l’Inter. L’allenatore abruzzese ha fissato la ripresa degli allenamenti per la mattina di martedì 26 dicembre nel quartier generale dell’Acaya Golf Resort.