«Happy Casa Brindisi, pazienza e lavoro». La ricetta salvezza di coach Sakota

Questa è la mia cinquantunesima stagione. Nessun progetto a breve termine mi fa paura»

«Happy Casa Brindisi, pazienza e lavoro». La ricetta salvezza di coach Sakota
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Sabato 4 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:33

Ecco il nuovo timoniere della Happy Casa Brindisi, la nuova guida tecnica a cui la dirigenza di contrada Masseriola ha deciso di affidare la panchina dopo l’esonero di Fabio Corbani. Dragan Sakota è stato presentato ufficialmente ieri nella sala stampa del PalaPentassuglia, a lui spetta il compito di cambiare il corso delle cose. Magari cominciando a lavorare sulla testa dei giocatori biancazzurri. Poche parole le sue, ma chiare e precise. «Pazienza e duro lavoro, tutti insieme potremo farcela». Per l’allenatore serbo-greco non è certo la prima volta che spetta il compito di subentrare in corsa. Nel nostro campionato lo ha fatto già la passata stagione a Reggio Emilia conducendo alla salvezza la formazione biancorossa, ancor prima (2008) a Bologna, sponda Fortitudo, portando la “Effe” dall’ultimo posto in classifica fino ai playoff scudetto. A Sakota la società brindisina chiede due cose: innanzitutto tirarla fuori dalle sabbie mobili della classifica e mettere in sicurezza (quanto prima) la serie A e, magari, invertire la rotta anche in Fiba Europe Cup dove Johnson e compagni sono fanalini di coda nel girone F (0 vinte e 2 perse).

«Ringrazio la famiglia Marino per avermi contattato e scelto», dice coach Sakota. «La situazione non è mai semplice quando si decide di cambiare allenatore e, se possibile, dal mio arrivo è anche peggiorata dal punto di vista degli infortuni. Quando ho scelto di accettare questa proposta sapevo bene a cosa andassi incontro. Negli ultimi anni ho vissuto situazioni simili, questa è la mia cinquantunesima stagione e se non avessi la stessa pazienza e passione di sempre non potrei fare questo lavoro. Nessun progetto a breve termine mi fa paura, continuo a dare il massimo convinto di poter riuscire a centrare gli obiettivi». Sulle sponde dell’Adriatico il nuovo corso è quindi già iniziato. Ci vuole fiducia nonostante l’abbrivio sia stato a dir poco difficile, oltre che molto complicato. Le problematiche della formazione brindisina sono sotto gli occhi di tutti, così come i limiti tecnici. Su queste coach Sakota è chiamato a lavorarci sopra. Lui dovrà capire i giocatori e loro dovranno assimilare il credo cestistico del coach. Magari ci vorrà un po’ di tempo, ma bisognerà viaggiare da subito all’unisono. «Sono ottimista e fiducioso che, come mi è capitato nei subentri che ho affrontato negli ultimi anni, anche in questo caso la situazione migliorerà e si sistemerà», prosegue Sakota che nel frattempo, insieme alla squadra, prepara la partita di domani contro le “scarpette rosse” dell’Olimpia Milano, reduce dall’ennesimo stop in Eurolega (stavolta il ko è arrivato per mano del Monaco). «Milano ha perso qualche partita nell’ultima settimana, è vero, ma sono una grande team composto da tanti giocatori di qualità. In questo momento non so realmente quanti giocatori saranno disponibili per domenica, abbiamo avuto in settimana problemi di varia natura anche nel reparto lunghi. Cercheremo di lottare e fare del nostro meglio spinti dall’energia del nostro pubblico. Nel mese di novembre il calendario e i viaggi in trasferta contro squadre di alto livello non sono agevoli. La situazione non si potrà cambiare nel brevissimo tempo e chiedo a tutti di portare pazienza, stare vicini alla squadra come accaduto in allenamento. Grazie ai nostri supporters».

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