Scafati-Brindisi, aperta un'inchiesta. E spuntano anche le offese razziste

La Procura federale apre un'inchiesta per far luce sul turbolento post-partita. Marino: «Ho preso un pugno»

Scafati-Brindisi, aperta un'inchiesta. E spuntano anche le offese razziste
di Antonio RODI
4 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Aprile 2023, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 14:15

Scafati-Brindisi è destinata a continuare e molto probabilmente avrà una coda fatta di carte bollate. Il giorno dopo la sfida del PalaMangano le polemiche continuano, alimentate anche dalle decisioni del giudice sportivo che ha inflitto un'ammenda di 2000 euro alla Givova per "offese e minacce, collettive e frequenti, nei confronti dei tesserati avversari" mentre la sanzione ai danni di Brindisi è stata più elevata. La Happy Casa dovrà infatti versare 3000 euro per commutare obbligatoriamente in multa una giornata di squalifica inflitta al coach Frank Vitucci per "comportamento aggressivo e minaccioso nei confronti degli arbitri a fine gara all'interno del tunnel di accesso agli spogliatoi, fatto che non degenerava per il pronto intervento del 1° assistente allenatore (Fabio Corbani, ndc)".

Il presidente Marino


«Oltre al danno anche la beffa: ne usciamo più penalizzati noi a livello economico rispetto alla sanzione attribuita alla squadra di casa», il commento a caldo del presidente Fernando Marino. Del parapiglia in campo e nel tunnel degli spogliatoi, con i giocatori biancazzurri vittime di una vera aggressione fisica, non c'è traccia. Senza sapere che le scaramucce tra tifosi campani e giocatori biancazzurri sarebbero proseguite anche all'esterno dell'impianto di Scafati dove, qualcuno dei locali, avrebbe urlato "scimmia" all'indirizzo di un giocatore di Brindisi. Per tutte queste ragioni la questione andrà avanti anche perché, nel frattempo, è scesa in campo anche la Procura federale che ha deciso di aprire un'indagine al fine di "verificare la natura e le eventuali responsabilità in ordine ai disordini accaduti all'interno dell'impianto di gioco, al termine della partita Givova Scafati-Happy Casa Brindisi dell'11 aprile 2023".
«Ringrazio il collega presidente Nello Longobardi per aver permesso alla mia famiglia di uscire da una porta secondaria affinché potessimo tornare a casa senza altri patemi d'animo - ha detto il presidente della Happy Casa Brindisi Fernando Marino -.

Stare zitto significherebbe tradire quello in cui credo e soprattutto tradire il ruolo educativo che invochiamo ed attribuiamo allo sport. Come spiego il mio silenzio a quei ragazzini adolescenti che partiti da Taranto sono venuti a supportare la nostra squadra e che dopo aver subito insulti verbali tutto il tempo della partita, hanno temuto per la loro incolumità e avuto davvero paura? È questo il messaggio che vogliamo passi? Che il più violento fa paura e dobbiamo stare zitti? Ho mal di schiena per un pugno sferrato alla cieca ricevuto mentre sotto il tunnel cercavo di placare gli animi. Siamo stati difesi dai giocatori di Scafati che hanno in parte impedito l'accesso ai supporters'. Vogliamo chiamarli così? Lo Sport è questo?».


«Se poi vogliamo parlare del risultato, allora mi sento di aggiungere che non è accettabile che un dirigente sportivo durante la pausa a fine primo tempo vada ad apostrofare con frasi ingiuriose ed un atteggiamento "focoso" il primo arbitro (Roberto Begnis, quello della chiamata finale che ha sanzionato lo sfondamento a Ky Bowman, ndc) e che il tutto non sia stato riportato a referto dalla terna a fine partita. Questo l'ho vissuto davanti ai miei occhi e impunemente è stato ignorato", ha poi concluso il numero uno del sodalizio biancazzurro.

Il club campano


Nel frattempo non si è fatta certo attendere la risposta da parte del club campano che ha puntato il dito contro Doran Lamb, giocatore della Happy Casa Brindisi ed ex della partita "resosi protagonista di condotte offensive e provocatorie nel corso dell'intera gara, culminate nel grave gesto, rientrando in campo dopo aver già guadagnato il tunnel degli spogliatoi, del lancio di una bottiglia piena verso il pubblico o ancora, che altro tesserato della società ospite, sempre a fine gara, si è lasciato andare a gesti gravemente offensivi e volgari nei confronti del parterre, il tutto peraltro documentato da riprese video, che sono già state messe a disposizione degli inquirenti ordinari e sportivi".

© RIPRODUZIONE RISERVATA