Le “strade rivoluzionarie” del TedX passano per Lecce

Le “strade rivoluzionarie” del TedX passano per Lecce
di Ilaria MARINACI
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:29 - Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 09:26

“Revolutionary Road” è uno dei più importanti romanzi della letteratura americana, in cui l’autore, Richard Yates, nel bel mezzo degli anni Cinquanta e del maccartismo, racconta le vicende di una coppia come scusa per muovere una forte critica al conformismo che sembrava aver imbrigliato lo spirito rivoluzionario del “sogno americano”.

E Revolutionary Roads, non a caso al plurale, ossia strade rivoluzionarie, è il tema della quarta edizione del Tedx Lecce, che si terrà sabato 7 novembre al Politeama Greco, a partire dalle 16 (ingresso a pagamento, bookingshow).

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I numeri. Sul palco, per l’intero pomeriggio, sfileranno 12 relatori, 2 progetti speciali e 1 coro. Il loro denominatore comune è uno solo: aver puntato su innovazione e imprenditorialità con il coraggio di rincorrere il futuro per tracciare, appunto, strade rivoluzionarie.

Gli organizzatori. «Non racconteremo rivoluzioni epocali o politiche – spiega Gabriella Morelli, che organizza l’evento con l’associazione “Diffondere idee di valore” – ma scelte difficili che hanno portato chi le ha fatte ad accettare le sfide della vita.

Cosa succede, ci siamo chiesti, quando il cambiamento arriva nel quotidiano di ognuno di noi?».

Le origini. D’altra parte, le celebri conferenze del Ted sono nate in California più di trent’anni fa proprio per dare voce a chi aveva avuto un’idea che valeva la pena di far conoscere al mondo. Nello spazio di pochi minuti, menti illuminate come Bill Gates o Al Gore, solo per citare due nomi celebri, dovevano raccontare la loro storia con lo scopo di ispirare chi li ascoltava. Un format di successo, che, nel corso degli anni, è diventato un fenomeno internazionale proprio grazie ai Tedx, cioè le riproduzioni a livello locale della conferenza californiana. Da quattro anni, anche Lecce ha il suo Tedx.

Gli ospiti. Strade rivoluzionarie, dunque.

Come quella tracciata dal giornalista dell’Espresso Lirio Abbate, autore, due anni fa, di un’inchiesta che ha anticipato lo scandalo di Mafia Capitale e che oggi vive sotto scorta.

O come quella di Sammy Basso, un ventenne affetto da progeria, una malattia rara che provoca l’invecchiamento precoce. Sammy si è sottoposto a trattamenti sperimentali per rallentarne il decorso di questo processo e, quando ha compiuto 18 anni, a proposito di strade, si è regalato un viaggio sulla Route 66 che è diventato un reportage per National Geografic.

Dalla Sicilia arriva Ivan Lobello, oggi presidente di Unioncamere, fino a poco tempo fa a capo di Confindustria nell’isola. Fu lui a promuovere, insieme all’imprenditore Angelo Montante, un codice etico che prevede l’espulsione per gli iscritti che pagano il pizzo. Un seme che, forse, ha germogliato nella notizia di questi giorni: la denuncia di 36 imprenditori di Bagheria che ha portato in carcere 22 persone. Anche Lobello vive sotto scorta perché le rivoluzioni, si sa, comportano grandi rischi.

Ma strade rivoluzionarie, poi, come si potrà ascoltare, sono anche quelle che si aprono nella medicina, come nel caso di Angelo Pietrabissa; nel campo dell’innovazione, con la storia di Massimo Moretti, ideatore della stampante 3D di 12 metri, la più grande del mondo, da usare per costruire case in Africa; o di Giorgio Metta, “papà” di iCub, il robot bambino con capacità simili a quelle umane; o di Max Casacci (Qui l'intervista) e Marco Rainò, nel settore della musica e del design.

I pugliesi. Anche la Puglia ha le sue menti rivoluzionarie: fra queste, Mariarita Costanza, l’imprenditrice di Gravina di Puglia che sogna di realizzare un polo tecnologico, la Murgia Valley; lo studente Vincenzo Rubano, oggi fra gli sviluppatori di Drupal, le “santorine” Angela e Micaela Santoro, originali innovatrici nel settore alimentare. E poi Angela Sun, biologa e regista del docufilm “Plastic Paradise”.

Sul palco anche i progetti speciali.