Pfm, un viaggio nella musica

Pfm, un viaggio nella musica
di Eraldo MARTUCCI
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Sabato 22 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:01

Nel 1970 Fabrizio De André pubblicò uno dei suoi album più intensi, “La buona Novella”, un’affascinante rilettura della storia di Gesù in cui si esalta l’umanità dei personaggi narrati. Per questo il cantautore usò come fonte di ispirazione primaria i Vangeli apocrifi, testi non riconosciuti dalla Chiesa cattolica, ma ricchi di particolari sulle vicende di molti personaggi, a partire proprio dalla Madonna, a cui Faber dedica i suoi versi più profondi. In questo lavoro era accompagnato da un gruppo di musicisti eccezionali, i Quelli, che nel giro di un anno si trasformò nella Premiata Forneria Marconi con cui poi il cantautore, alla fine del decennio, realizzò un memorabile tour.

Cinquant'anni più uno di grande musica

A 50 anni (+ 1) dal primo album, “Storia di un minuto”, la rock band italiana più conosciuta al mondo torna in Puglia per un doppio concerto che inaugura il nuovo tour “PFM 1972-2023”. Il primo è oggi alle 21 al Teatro Team di Bari, mentre domani l’appuntamento è al Teatro Politeama Greco di Lecce, sempre alle 21. 

Sul palco salirà la PFM al completo, composta da Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Lucio Fabbri (violino, seconda tastiera, cori), Alessandro Scaglione (tastiere, cori), Marco Sfogli (chitarra, cori), Eugenio Mori (seconda batteria), e con special guest Luca Zabbini (organo hammond, tastiere e voce). 

L'album di inediti

Dopo l’uscita nel 2021 dell’album di inediti “Ho sognato pecore elettriche – I dreamed of electric sheep”, la band torna dunque a suonare dal vivo in attesa che il prossimo 19 maggio esca il nuovo disco “The Event – Live in Lugano Estival Jazz”. Dal primo al più recente album i due concerti saranno un grande viaggio attraverso il tempo. Con nuove sonorità, che faranno sentire lo spettatore nel presente, ma allo stesso tempo proiettato verso il futuro. Videoproiezioni e scenografie virtuali arricchiranno questo grande percorso cinquantennale, che incrocerà ovviamente anche l’opera del grande Faber. A questo proposito, quattro anni fa è stato ritrovato lo storico filmato del primo di quei concerti che fecero insieme e che si tenne il 3 gennaio 1979 a Genova. In particolare “Bocca di Rosa”, “La guerra di Piero”, “Il pescatore”, “Volta la carta” e “Zirichiltaggia” uscirono trionfalmente da quella esperienza, realizzando il “miracolo” di riuscire a sovrapporre due pubblici: quello dei ragazzi del rock progressivo e quello delle canzoni di De André diventeranno infatti un unico grande pubblico, che da lì in avanti seguirà con passione il lavoro del cantautore. 

Uno stile unico e inconfondibile

«La Premiata Forneria Marconi ha uno stile unico e inconfondibile, che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un’unica entità affascinante»: questa è solo una delle tante attestazioni della critica internazionale. Non a caso nel 2016 la rivista inglese “Classic Rock” ha posizionato la PFM al cinquantesimo posto tra i 100 migliori artisti più importanti del mondo, mentre “Rolling Stone” ha inserito l’album “Photos of ghost” al diciannovesimo posto tra i dischi più influenti della musica progressive. Nel 2018 il gruppo ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “International Band of the Year” ai Prog Music Awards UK, mentre nel 2019 la rivista inglese “Prog UK” ha nominato Franz Di Cioccio tra le 100 icone della «musica che hanno cambiato il nostro mondo» (unico musicista del mondo latino).

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