È bello sapere cosa succede sopra e dietro il palco. Man mano che la telecamera scorre, noto che la disposizione e la scenografia sono simili all’anno scorso, con l’orchestra nella sua posizione naturale che poi è ottimale sia per il direttore che per il cantante. L’emozione cresce quando inquadrano i componenti dell’orchestra: rivedo facce conosciute, grandi professionisti tra cui anche due salentini, meraviglisi come sempre.
Attendo con emozione, brano dopo brano, di vedere qual è il livello delle canzoni. C’è una serie di artisti che mi incuriosisce: il ritorno di Ruggeri, quello degli “Elii” e poi mi chiedo: in che modo Patty Pravo festeggerà i suoi 50 anni di carriera?
Poi arriva il pezzo che Giuliano Sangiorgi, che è un amico, ha scritto per Giovanni Caccamo e Deborah Iurato. Sangiorgi non sbaglia mai. Bella la penna, bello il brano, impeccabile l’interpretazione: tecnicamente precisa e profonda. Non conoscevo Deborah Iurato, è stata una bella sorpresa. Per il resto, poco entusiasmo per Lorenzo Fragola e Dear Jack: non mi piace il nuovo cantante, un po’ anonimo. Noemi, invece, ha proposto un pezzo cantautorale interessante: parla delle donne e lascia spazio alla riflessione. Una pecca? Molti brani sullo stesso bpm, con un andamento medio-basso: vedremo se le prossime serate ci riserveranno delle sorprese.