I Negramaro infiammano il Palamazzola. E stasera si replica

I Negramaro infiammano il Palamazzola. E stasera si replica
di Claudio FRASCELLA
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Venerdì 6 Maggio 2016, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 13:34

«Taranto, papà diceva che questa è la città più bella del mondo!». Giuliano Sangiorgi, ieri sera, al Palamazzola di Taranto, per la prima tappa del tour “La rivoluzione sta arrivando” dei Negramaro. «Peccato che nel tempo», riprende il frontman della band salentina, «i fumi dell’industria si siano pesantemente abbattuti sul cielo di questa città!». Ricorda, Sangiorgi, “Via le mani dagli occhi”, l’invito a guardare avanti senza compromessi per il bene di tutti e non di pochi.

E fioccano i successi di ieri, oggi e domani: “Sei tu la mia città”, “Attenta”, “Meraviglioso”, “Nuvola e lenzuola”, “La rivoluzione”, “Solo 3 minuti”, “Fino alla fine”, “Estate”, “Parlami d’amore” e “Mentre tutto scorre”. Solo per fare qualche titolo, compresi i due bis.
Quello di ieri, stasera il bis, è stato un successo annunciato. Sold out, come si dice di un “tutto esaurito”. Non c’erano più biglietti per la “prima” assoluta del tour che porterà i sei ragazzi in giro per i palazzetti italiani.

Un concerto durato due ore e mezza, due i bis si diceva. I ragazzi non si fanno pregare, escono e danno fondo alle loro straordinarie risorse. Due annotazioni, fra le decine di canzoni che il pubblico canta insieme con Sangiorgi.
L’inizio. Urla e “ola”, come fossimo a una partita di calcio, magari di basket, considerando il palazzetto. Giuliano esce con i suoi compagni e si mette in posa per le foto di rito dei ragazzi che dagli spalti non chiedono di meglio. Fanno scattare i flash di cellulari e altri moderni artifici, fissano il momento per poi postarlo subito su internet e scatenare l’invidia degli amici che non fanno parte dell’evento.
 


Il rocker fa di più. Cattura qualche cellulare che gli sfiora il naso, si volta, fa un selfie con lo smartphone e lo restituisce al legittimo proprietario. Così rompe il ghiaccio. Lui e il resto della band sono ragazzi alla mano, anche per questo motivo sono amatissimi. Non dimenticano le loro origini, la sensibilità che insegna questa terra.
Non perdono la calma. Una ragazza, al centro del parterre, non si sta sentendo bene. Lì in mezzo tardano ad arrivare i soccorsi del personale medico. I Negramaro fermano la musica. Giuliano chiede ai ragazzi di fare spazio. Riprendono quando gli fanno “Ok!”. E’ tutto a posto, la ragazza si è ripresa e adesso guarda e ascolta i suoi beniamini ai bordi del parterre, tenuta sotto occhio dai sanitari.
Cadiamo in tentazione, mettendo all’incasso un’amicizia lunga tredici anni, chiediamo ai ragazzi un selfie. Una di quelle foto con formazione in primo piano e pubblico alle spalle.
Detto fatto. Quando il concerto finisce e non ci sono più gocce di sudore, ecco che scatta il “regalo”. In sei, in fila, coloratissimi, i nostri ragazzi, partiti da Taranto, hanno scelto per questa volta la città al centro della Puglia, perché baresi e foggiani, leccesi e brindisini, possano raggiungere la location del “live” senza compiere un lungo viaggio. Stanchi, ma felici, sorridono insieme i Negramaro: Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco. Non mancherà occasione per portare anche altrove la loro musica.

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