Ai Negramaro il diploma honoris causa dell' Accademia di Belle Arti

Ai Negramaro il diploma honoris causa dell' Accademia di Belle Arti
di Eraldo MARTUCCI
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Venerdì 26 Maggio 2017, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 09:45
Dall’album d’esordio, uscito nel 2003 per l’etichetta Sugar grazie alla bacchetta magica di quella grandissima talent scout che corrisponde al nome di Caterina Caselli, i Negramaro si sono imposti come massimi protagonisti nel percorso che vedeva trasformarsi la melodia mediterranea in un pop moderno e sofisticato.

«Cresciuti nella “Londra del Sud”, luogo ricchissimo di musica e cultura – come sottolinea con felice descrizione il critico Felice Liperi – hanno costruito il loro stile che è pop influenzato dalla cadenza dondolante salentina, che ne arricchisce il colore di esotismo e ne costituisce l’indelebile marchio di fabbrica».

Da allora il grandissimo successo arricchito da altre 7 opere discografiche, multiplatino già dalle rispettive uscite: 5 album in studio, un live e un Greatest Hits. Imponenti i numeri dell’attività live, caratterizzata da tour sempre sold-out e da due primati: prima rock band italiana ad aver suonato a San Siro e all’Arena di Verona.
Ed ora arriva un ulteriore prestigioso riconoscimento: il Diploma Accademico Honoris Causa, massima benemerenza rilasciata dall’Accademia di Belle Arti di Lecce. Diploma che, nell’unire musica e arti figurative, sarà consegnato anche a tre illustri artisti leccesi: Ercole Pignatelli, Tonino Caputo e Antonio Massari. L’appuntamento, coordinato da Toti Carpentieri, è per sabato, 27 maggio, alle ore 10 nel Portico Gotico dell’Accademia. La consegna dei diplomi sarà affidata al presidente dell’Accademia, Fernando De Filippi, e al direttore Claudio Delli Santi.
«Con il conferimento di questi diplomi abbiamo proseguito sulla strada di apertura dell’Accademia al territorio – afferma Delli Santi – premiando intanto tre grandi artisti leccesi, nati tutti negli anni ’30 e protagonisti della pittura della seconda metà del ‘900, che non hanno mai interrotto i rapporti con la loro città natale. A costoro abbiamo poi abbinato il gruppo dei Negramaro, perché due di loro hanno frequentato l’Accademia. Ovviamente il riconoscimento è stato concesso in virtù dell’alto valore dell’attività sinora svolta in ambito musicale, con indiscusso successo anche internazionale».
Arte e musica rappresenta d’altronde un connubio che ha sempre attratto e coinvolto artisti, musicisti e, al tempo stesso, scienziati e filosofi. È stato proprio Hegel ad insegnare che “Musik ist durch Töne bewegte Form”, ovvero che “La musica è forma in cui i suoni imprimono il movimento”. Ed una dimostrazione la daranno proprio i Negramaro ed Ercole Pignatelli, che sabato saranno protagonisti di una performance all’insegna della contaminazione tra le due discipline.
L’obiettivo, ricorda ancora il direttore Delli Santi, è stato dunque quello di rafforzare il legame tra l’istituzione e il territorio, riconoscendo e premiando potenzialità e talenti della storia dell’arte e dei linguaggi contemporanei: «con questa manifestazione l’Accademia di Belle Arti di Lecce intende confermare la propria funzione pedagogica e culturale operando come strumento trainante nell’ambito della ricerca, della formazione e della costruzione dei processi artistici, museali e dello spettacolo in senso ampio».
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