Morto Leone Di Lernia, aveva 78 anni. Il figlio: "Un male incurabile"

Morto Leone Di Lernia, aveva 78 anni. Il figlio: "Un male incurabile"
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Martedì 28 Febbraio 2017, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 15:05
«Sembra uno scherzo, uno dei mille fatti dallo Zoo, ma con il cuore spezzato, dobbiamo annunciare che Leone ci ha lasciato questa mattina! Riposa in pace fratello». Così, Lo Zoo di 105, sulla pagine Facebook della trasmissione annuncia la scomparsa di Leone di Lernia, per quasi dieci anni (dal 1999 al 2008 e di nuovo nel 2011) spalla comica del programma radiofonico. «R.I.P. LEONE DI LERNIA. Un male incurabile l'ha portato via, ma non ha portato via il suo spirito che rimarrà nei nostri cuori. La famiglia Di Lernia ringrazia tutte le persone che l'hanno amato e i suoi fans. Grazie di essere esistito. Ti amo Davide», il post del figlio.
 

Nato a Trani, Leone Di Lernia, che avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 18 aprile, è stato un conduttore radiofonico ed un cantautore trash-demenziale italiano. Ha raggiunto la popolarità a inizio anni novanta grazie a delle cover parodistiche e goliardiche e spesso scurrili di brani di musica dance. La sua pagina Facebook si sta riempiendo di messaggi di cordoglio di colleghi e fan. 
 


RICOVERATO DA QUALCHE GIORNO «La situazione è delicata. Attualmente, la cosa più importante è stare vicino a Leone e fargli sentire quanto è importante per noi!», avevano scritto qualche giorno fa proprio i colleghi dello Zoo di Radio 105 ad annunciare, in radio e sui social, le gravi condizioni di salute di Leone, divenuto famoso negli anni Novanta per le cover parodistiche e goliardiche e spesso scurrili di brani di musica dance.



«Abbiamo iniziato questo lungo percorso radiofonico insieme. Per 18 lunghi anni, ci siamo insultati, augurati la qualsiasi. Ti ho fatto un milione di scherzi, abbiamo creato tormentoni indimenticabili e costruito il programma radiofonico più assurdo d'Italia. Hai 80 anni, ma non hai mai mollato un secondo. Quando andiamo in onda, siamo cane e gatto, ma nella vita reale, ti voglio un bene indescrivibile. Non mollare adesso, nessuna malattia potrà mai sconfiggere il guerriero che c'è in te. Tieni duro vecchiaccio, perché voglio poterti insultare per altri 20 anni», scriveva Marco Mazzoli, anima e inventore dello Zoo, su Facebook. 
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