Marco Baldini rivela: «Ecco perché ho detto quelle cose su Fiorello»

Marco Baldini
Marco Baldini
di Valeria Arnaldi
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Domenica 27 Novembre 2016, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 09:07

«Ho chiesto scusa a Fiorello prima ancora che uscissero quelle dichiarazioni e lui mi ha risposto: nulla è imperdonabile. Ho interrotto io il rapporto professionale con lui, i miei problemi mi rendevano impossibile fare bene il mio lavoro al suo fianco».

Marco Baldini fa chiarezza a Domenica Live sulle parole molto dure usate per parlare di Fiorello, divenute pubbliche pochi giorni fa a seguito di un’intercettazione telefonica.


«Queste parole risalgono a tre anni fa - commenta Baldini - quando vivevo ancora un periodo molto difficile. A sentire adesso quello che avrei detto, rabbrividisco, ma ti dico anche che quando uno è in un tunnel come quello in cui ero io, spesso è costretto a dire o fare cose che non direbbe o non farebbe mai. Non voglio dire che non è vero perché ricevevo 200 telefonate al giorno e non mi ricordo la singola telefonata, ma quando uno è in quelle condizioni, è capace di dire e fare tutto. Io oggi voglio chiedere scusa a tutte le persone che ho danneggiato nel corso della mia vita, a causa della mia condizione. Soprattutto a Fiorello. Vorrei sentire le intercettazioni ma, ammettendo che siano vere, dico che quelle cose non le avrei mai dette».

Nella telefonata, Baldini lo accusava pure di non averlo aiutato economicamente.
«Non è vero. Altri mi davano dei soldi, lui me li dava nel modo più dignitoso, facendomi lavorare. Ma queste cose le capisci dopo».
Sarebbero stati i problemi con i debiti a far allontanare Marco Baldini dal lavoro con Fiorello, anche per paura di possibili “piazzate” o ritorsioni da parte dei suoi creditori.
“Quando decidi davvero di cambiare, cambi. Io l’ho fatto e adesso vedo la vita in un modo nuovo”.
La situazione attuale di Baldini?
«Mi sto arrangiando, quando capita lavoro in radio o televisione. Quando non capita, uno si arrangia con altri lavori. Fino a poco tempo fa lavoravo in una radio di Roma. Ogni tanto, aiuto un amico in un ristorante, sono bravino a cucinare e gli do una mano. Mi hanno chiesto di fare degli spot per dei locali, li ho fatti. Insomma, mi arrangio».
Alcuni debiti, però, devono essere ancora ripagati.
«Ho fatto la cosa più importante - dice Baldini - una cosa che prima non riuscivo a fare. Ho affrontato la situazione sono andato a parlare con tutti, ho chiesto scusa e domandato del tempo. Poi mi sono messo a lavorare. La cosa più semplice, che prima però non riuscivo a fare».

I debiti, ricorda Barbara D’Urso, partono dalla malattia del gioco.
«Hai detto bene: malattia. Ed è molto sottovalutata, adesso hanno cominciato ad accorgersi che è una malattia. Adesso sono guarito. Gioco solo il superenalotto, un euro a settimana, come tutti».
Barbara D’Urso gli fa ascoltare il video-contributo di una creditrice in attesa, da tempo, della restituzione di 10mila euro prestati a Baldini, dei quali avrebbe avuto solo mille euro.

«Avendo tanti creditori, io di quello che guadagno devo dare un poco a ognuno. A lei ho ridato mille euro, le sono parsi pochi, ma per me all’epoca erano tanti. Pensavo di guadagnare di più».
Sotto i riflettori, pure, un  post contro Roma, pubblicato - e subito cancellato - pochi giorni fa sulle sue pagine social.
«Voglio chiedere scusa per quel post.
Non ce l’avevo con i romani. Erano venute fuori delle chiacchiere su di me, e allora ho detto che Roma era un paese, ma nulla contro i romani, lo avrei potuto dire di Milano e qualsiasi altra città. Molti romani quella sera mi hanno risposto: non vediamo l’ora che te ne vada. Giustamente». 

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