Iurato e Caccamo: «La nostra canzone è nata nel Salento. Grazie a Giuliano»

Iurato e Caccamo: «La nostra canzone è nata nel Salento. Grazie a Giuliano»
di Paola TROTTA
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Domenica 14 Febbraio 2016, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 07:04

Gli unici ad esibirsi in coppia: Deborah Iurato, già vincitrice di “Amici 13” e Giovanni Caccamo, incoronato big da Sanremo Giovani 2015. Il loro brano, “Via da qui”, è firmato da Giuliano Sangiorgi e si è classificato al terzo posto.

Il vostro brano è stato concepito in una calda notte d’estate nel Salento da Giuliano dei Negramaro. Come è nata la collaborazione?
«È cominciato davvero tutto nel Salento - racconta Giovanni - una settimana di luglio, in vacanza dal mio amico fraterno Giuliano Sangiorgi per scrivere un po’ insieme a lui. Dopo giornate meravigliose la sera prima di partire mi propose di ascoltare un brano che aveva scritto pensando a me. Partì la demo e io mi emozionai, perché riconobbi in ogni parte di quella canzone un’affinità con il mio mondo. Ero convinto di avere tra le mani una canzone senza tempo. È la prima volta che qualcuno riesce a mettere ko il mio istinto cantautorale. Me la sono sentita cucita addosso e me ne sono innamorato».

Quando avete deciso di cantarla insieme tu e Deborah?
«Mesi di lavoro in studio, il brano che si arricchisce e cresce. Intanto cresceva un’altra amicizia, quella con Deborah Iurato. Una notte, seduti al pianoforte abbiamo iniziano a cantarla insieme ed è stato subito magia. Al Festival lei è venuta verso il mio mondo e io verso il suo in una bella aggregazione musicale. Deborah è più cantautorale, io più aperto».
«La scelta di cantare in coppia - dice Deborah - è venuta da sé. Noi avevamo già avuto modo di lavorare insieme in precedenza, Giovanni ha scritto per me il brano “Da sola”, e lì abbiamo scoperto la nostra sintonia artistica. “Via da qui” è stato da subito il pezzo che mi è piaciuto di più in assoluto del suo album. Una sera in studio lui stava registrando, io andavo spesso a trovarlo, era al pianoforte che stava provando proprio il brano di Giuliano e d’istinto ho iniziato a cantarlo anche io e ci siamo scambiati subito uno sguardo d’intesa, perché la magia era in atto tanto da decidere di presentarci al Festival».

È molto bello il tema della canzone...
«“Via da qui” parla della potenza del saper chiedere “scusa” - dice Giovanni - In un mondo concentrato sull’Io, risulta sempre più difficile mettere da parte l’orgoglio e con umiltà ammettere di aver sbagliato. “Scusa” è l’arma che scioglie i nodi di un conflitto d’amore, d’amicizia, sociale.
Questa collaborazione nasce da un'amicizia ed è la dimostrazione che nel secolo delle amicizie virali, un' amicizia fisica e concreta può portare delle emozioni. Viva l’umiltà, abbasso l’orgoglio».
«“Scusa” è una parola breve ma importante - aggiunge Deborah - che negli ultimi tempi si utilizza sempre meno. Il messaggio è un invito a mettere, quando ne vale la pena, l’orgoglio da parte nei rapporti d’amore ma anche di amici-
zia».

Vi siete sentiti con Sangiorgi durante il Festival?
«Sì, ci ha chiamati la prima sera prima dell’esibizione per darci un grande in bocca al lupo e poi subito dopo molto contento della performance dicendo che abbiamo “spaccato”.

Ci è stato vicino tutti i giorni trasmettendoci il suo affetto il suo calore e il suo sostegno. Anche con un messaggio su Facebook. Noi siamo stati felici di dar voce alle sue parole che ci sentiamo davvero cucite addosso».

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