Cannes, la battuta dei Coen sull'Italia: «Non avevamo premi per tutti»

Cannes, la battuta dei Coen sull'Italia: «Non avevamo premi per tutti»
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Domenica 24 Maggio 2015, 22:14
Solo poche parole per liquidare la sconfitta dell'Italia al Festival di Cannes stasera da parte dei fratelli Coen, presidenti di giuria. «Non avevamo premi per tutti» dicono Ethan e Joel Coen, mentre una parola favorevole per il film 'Mia madre' di Nanni Moretti arriva dall'attrice almodoriana Rossy de Palma: «Mi ha molto impressionato l'interpretazione di Giulia Lazzarini nel film di Moretti, peccato che non ci siano premi per questi ruoli».

Così viene liquidata la disfatta italiana alla conferenza stampa della giuria che si è tenuta stasera subito dopo la premiazione. Per quanto riguarda il film che ha vinto la Palma d'Oro, ovvero 'Dheepan' di Jacques Audiard, dicono i Coen: «Ci siamo trovato d'accordo un pò tutti su questo film, anche se va detto che alcuni dei film che abbiamo escluso avremmo voluto rivederli più di una volta, ma è stato impossibile. Vedevamo tre film al giorno». Di Audiard la de Palma dice: «È un film da cui siamo stati tutti toccati, con protagoniste persone che sono in queste situazioni difficili come è difficile la situazione nel Mediterraneo».



Molte belle parole per il film 'Il figlio di Saul', che ha vinto il Grand Prix, il secondo per importanza. Per Sienna Miller, «è un film molto emozionante che mi ha colpito perchè non avevo mai visto un tema come i campi di concentramento trattato in questo modo. E poi l'attore (Geza Rohrig, ndr) è davvero strepitoso». Quanto al premio per la sceneggiatura andato a 'Chronic' di Michel Franco, sottolinea Benicio Del Toro, «è una lavoro che mi ha colpito perchè è difficile trattare certi temi senza cadere nel melodramma». Mentre l'attore Jack Gyllenhaal spiega: «La nozione di suicidio trattata in 'Chronic' mi ha molto coinvolto, perchè è stata trattata in maniera originale».



Dal punto di vista della creatività dei giudizi, spiegano i fratelli Coen, «abbiamo tenuto conto di tutti i film allo stesso modo e su ogni film abbiamo aperto un dibattito: quello che ci interessava erano i lavori che cambiavano lo spettatore che è in noi». Ma poi sull'unanimità del giudizio tra i due ci scherzano su: Ethan Coen dice «non eravamo mai d'accordo, se Joel diceva sì, io dicevo no. Ma alla fine la decisione su Audiard è stata rapida». Infine su 'Assassin' di Hou Hsiao-Hsien, che ha vinto il premio della giuria, ci tengono a dire i due registi, «non c'è stata nessuna barriera culturale verso il film che ci è piaciuto molto, ma abbiamo voluto premiare soprattutto l'estetica di questo lavoro».



Per quanto riguarda infine le molte domande che sono piovute in conferenza stampa sul perchè non siano stati premiati i film di una certa nazionalità piuttosto che un'altra, mette una parola definitiva Benicio Del Toro: «È sbagliato considerare i film secondo la nazionalità, fare delle differenze, abbiamo considerato solo ciò che c'era di meglio in quello che abbiamo visto».



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