Con i tuoi occhi, gli scatti che superano la cecità

Con i tuoi occhi, gli scatti che superano la cecità
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Venerdì 2 Dicembre 2016, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 18:16

Si aprirà domani nella galleria Foresta di Lecce la mostra "Con i tuoi occhi", progetto fotografico basato sul superamento del concetto tradizionale di vista, che pone al centro della scena la sua assenza.
Sei fotografi e sei non vedenti, abbinati in coppie, hanno lavorato insieme sul progetto fotografico che si compone di 36 immagini in tutto e di cui non è stato chiesto si specificasse l’autore, al fine di rendere ancora più evidente il rapporto di complementarità creatosi nel mese di lavoro tra i soggetti coinvolti.
In sostanza ed estrema sintesi “Con i tuoi occhi” è questo e i lavori finali saranno presentati sabato 3 dicembre alle 19 presso la Galleria Francesco Foresta a Lecce, dove rimarranno esposti fino all’11 dicembre insieme ad una serie di attività collaterali.
Nato nell'ambito di Officine della Fotografia e dalla stessa realtà prodotto, è anzitutto un progetto nato dall’esigenza di voler mettere in discussione le priorità del fare fotografia oggi, ridando valore al concetto di sensibilità, attorno al quale si è concentrato tutto il progetto. Sono nati così i racconti per immagini di questa esperienza fatta sostanzialmente di complementarità umana creatasi tra i dodici fotografi protagonisti di “Con i tuoi occhi”: Adriano Nicoletti, Gigi Mangia, Mariantonietta Luongo, Daniele Marchello, Laura Greco, Salvatore Peluso, Mimmo Villani, Massimo Cervelli, Federico Patrocinio, Tony Donno, Veronica Garra, Annamaria Potì.

 
 
«Il progetto è stato ideato e strutturato per rispondere ad alcuni quesiti elementari - spiega Valeria Potì, responsabile di Officine della Fotografia ed ideatrice di “Con i tuoi occhi” -: cosa definisce la nostra personale sensibilità a lasciarsi impressionare dalle immagini? Cosa ci permette di vedere una fotografia nella nostra mente prima ancora che venga scattata? Per dare una risposta era indispensabile liberare il campo di azione da tutte le sovrastrutture che oggi hanno elevato la qualità delle fotografie ma che purtroppo, molto spesso “schiacciano” il fotografo sul concetto di “esecuzione da manuale. Volevamo riaprire la mente ai sensi e per farlo abbiamo intuito vi fosse la necessità di comprendere cosa significhi privarsi di quello più indispensabile per un fotografo, cioè la vista. Ci siamo quindi chiesti se una persona non vedente potesse avvicinarsi alla fotografia in quanto produttore e non spettatore tattile o uditivo, la risposta è stata positiva ed ha superato le aspettative, i nostri amici non vedenti non solo hanno partecipato attivamente e da protagonisti, realizzando così quello che per il comune pensare poteva non essere possibile, ma, fotografando seguendo i loro sensi, sono stati la “guida” dei fotografi vedenti».
 
Nel corso della serata verrà presentato il catalogo della mostra, contenete tutte le immagini insieme ad alcuni contributi editoriali nonché l’emozionante video con le interviste ai protagonisti, diretto da Giuseppe Pezzulla, di cui è stato pubblicato in anteprima un trailer (pagina Fb di Officine della Fotografia). Inoltre grazie alla collaborazione dei Cantieri teatrali Koreja, i testi introduttivi di ogni lavoro scritti dagli stessi autori, sono stati letti dagli attori del teatro e raccolti in un audio che verrà diffuso in galleria durante l’esposizione.
Commissari per una supervisione e valutazione finale di tutto il progetto sono: Giuseppe Biancofiore (fotografo e vicepresidente Afip International), Benedetta Donato (curatrice indipendente) e Leonello Bertolucci (fotografo e fotoeditor).
 

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