Ascesa e caduta di un gangster. Scianna protagonista di "Milionari" di Alessandro Piva

Francesco Scianna e Valentina Lodovini in una scena del film "I milionari"
Francesco Scianna e Valentina Lodovini in una scena del film "I milionari"
di Gloria Satta
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Giovedì 11 Febbraio 2016, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 13:24

Ascesa e caduta di un clan criminale a Napoli. Per parlare di “I milionari”, il gangster-movie che esce nelle sale giovedì 11, sono venuti a trovarci in redazione il regista Alessandro Piva e il protagonista Francesco Scianna. “Il film è ispirato al libro di un magistrato che ha raccolto le confessioni di un boss della camorra diventato poi collaboratore di giustizia”, spiega Piva. “Raccontiamo trent’anni nella vita di quest’uomo, soprannominato Alendelòn, che conosce l’euforia della ricchezza insieme alla sua famiglia borghese, ignara del suo vero lavoro, e poi la caduta, la clandestinità, la latitanza”. Scianna, che aveva già interpretato già Turatello nel film “Vallanzasca”, racconta come si è calato nei panni di Alendelòn. “La particolarità del personaggio è il suo conflitto interiore. E’ una figura che contiene in sé il dialogo fra bene e male. Alendelòn è sostenuto dalla moglie, interpretata da Valentina Lodovini. Ho puntato sulle contraddizioni del personaggio”.

In che misura “I milionari” si avvicina o somiglia a “Gomorra”, la fortunata serie tv di Sky? “Il tema è analogo”, risponde Piva, “ma noi facciamo cinema e scaviamo dietro l’azione. Facciamo qualche sparatoria in meno e puntiamo di più sull’indagine psicologica”. Scianna, siciliano di origine, ha imparato a parlare napoletano. “Non ho potuto incontrare il vero personaggio che ha dato origine alla storia perché vive sotto una nuova identità”, dice l’attore. “Così, mi sono impegnato a illustrare l’evoluzione fisica e interiore del mio personaggio”. Piva spiega di aver scelto Scianna non solo per la sua bellezza “ma perché è uno degli attori più concentrati che abbia mai incontrato”.
Secondo Piva, pugliese di origine (il suo primo film “La capagira” nel 1999 rappresentò un “caso”) il cinema italiano non è in crisi. “I nostri film fanno fatica ad arrivare al pubblico”, afferma, “ma è ricco di energie”. Per Scianna, attualmente impegnato nella tournée della pièce di Pinter “Tradimenti”, è un momento d’oro: lo vedremo prossimamente in “Ben Hur” e “I calcianti”.

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