Art Festival, il tour del jazz: in scena Sabatino e Abbracciante

Art Festival, il tour del jazz: in scena Sabatino e Abbracciante
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Lunedì 25 Luglio 2016, 08:57 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 20:02
E’ tutto pronto per l’ultima data, in programma questa sera a Soleto, della seconda edizione dell’Art Festival Jazz Week Summer 2016 OnTour, la rassegna jazz che lungo un “surreale viaggio picaresco” dal 30 giugno ad oggi ha percorso i luoghi del Salento trasformando piazze e contenitori culturali in Jazz Club all’aperto nei quali si sono esibiti tra i più importanti artisti del panorama jazz e soul nazionale e internazionale.
Dopo l’inaugurazione a Matino con la cantante statunitense Dee Dee Bridgewater, considerata una delle poche eredi delle grandi voci femminili del jazz, per l’occasione accompagnata dalla Forma Jazz Band, si cono state altre date. Sempre a Matino con Simona Bencini (il 1° luglio), dal 1990 presenza e voce inconfondibile dei “Dirotta su Cuba”, il gruppo fiorentino di acid e funky jazz, che si è esibita con la band Lmg Quartet. Poi è stata la volta di Galatina (il 4 luglio scorso) con il live di Guido di Leone trio featuring Barend Middelhoff - “Jim Hall tribute”. E stasera si chiude in bellezza.
Il gran finale della manifestazione è a Soleto. Appuntamento, alle 22, nello Stagno Temporaneo Mediterraneo “Laccu de lu Craparu” con il live del trombettista salentino Andrea Sabatino affiancato da Vince Abbracciante. Un duo, quello di Sabatino e Abbracciante, nato dall’incontro professionale dei due musicisti che provengono da esperienze diverse e collaborazioni importanti, e che stasera presenterà un nuovo progetto, l’ultima loro fatica dal titolo “Melodico”. Il concerto si preannuncia un live originale - dove nulla è scontato o lasciato al caso - di notevole qualità espressiva e artistica in cui si fondono il jazz creativo e moderno di Sabatino con l’eleganza classica e raffinata di Abbracciante, il tutto riassunto nella rivisitazione di alcuni tra i brani che hanno fatto la storia della musica d’autore italiana. Da Gorni Kramer (il primo compositore e arrangiatore a portare lo swing e il jazz in Rai nel 1954) a Luigi Tenco (autore di capolavori, tra i quali “Lontano lontano”, “Vedrai vedrai” e “Mi sono innamorato di te”), da Armando Trovajoli (direttore d’orchestra romano scomparso tre anni fa, sue centinaia di colonne sonore di film, tra le quali “La Ciociara” e “C’eravamo tanto amati”) a Bruno Martino (suoi i successi “E la chiamano estate” e “Il nostro concerto”, quest’ultimo brano scritto con Umberto Bindi).
La cornice, poi, è già una scenografia naturale. “Laccu dellu craparu” è un avvallamento verde nelle floride campagne tra Sternatia e Soleto che rientra tra i più antichi e preziosi ecosistemi carsici, i fondi di dolina, la cui forma richiama suggestivi crateri di meteoriti. Un luogo scavato nei millenni dalle acque piovane, dove l’acqua rigenera gli ambienti rocciosi trasformandoli in veri e propri paradisi della biodiversità.
In attesa del concerto, previsto per le 22 - proprio davanti allo specchio d’acqua naturale, tra la vegetazione rigogliosa e sullo sfondo gli olivi secolari - la serata si apre alle 20. “Laccu dellu Craparu” ospiterà una tavola rotonda con gli stakeholders territoriali del costituendo Parco del Mago, che interessa i territori dei Comuni di Soleto, San Cesario di Lecce, San Donato, Sternatia, Corigliano D’Otranto e Zollino, nato da una idea progettuale dell’associazione Nuova Messapia di Soleto. Al centro del dibattito la descrizione del nuovo progetto e poi l’oramai noto problema Xylella, il batterio killer che affligge gli ulivi.
 
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