Avrebbe dovuto compiere 91 anni il 4 giugno e i concittadini di Spongano e gli amici del gruppo musicale Menamenamò erano pronti per festeggiarla. Invece Pippina Guida si è spenta ieri sera e con lei la sua inconfondibile voce testimone di una tradizione antica.
Pippina ha legato la sua vita a quella dei Cantori dei Menamenamò, «esperienza fra le primissime di ricerca etnomusicologica, che ha prodotto esiti di grande rilievo e ha contribuito cospicuamente alla raccolta di canti, racconti, aneddoti, confluiti nell’Archivio Etnografico e Musicale “Pietro Sassu” di Spongano», racconta il maestro Luigi Mengoli.
La sua voce, insieme a quella degli altri componenti dei Cantori, rimane fissata in alcuni memorabili cd, fra cui “Santa Cesarea”, “Otala ‘ttornaPippina”, “Allutiempu de li lupini”, “Mamma la luna”, “La chiara funtana” e molti altri, che costituiscono oggi patrimonio culturale del Salento.
Tra le altre cose, ha ottenuto il Premio nazionale “Testimoni della cultura” e ha calcato il palco della “Notte della Taranta”, partecipando per ben tre edizioni all’apertura del Concertone di Melpignano». I funerali si sono tenuti nel pomeriggio a Spongano.