Il ritorno alla normalità è l’obiettivo. In questa fase perciò il progetto di un pass vaccinale “made in Italy”, diverso dalla Green Card europea, è ormai un progetto quasi definito. Il pass servirà a muoversi all’interno del Paese, tra quelle Regioni che hanno colori differenti. Esibendo lo stesso documento si potrà andare allo stadio, partecipare alle conferenze, ai concerti, a congressi ed eventi fieristici. In tutte quelle occasione pubbliche che ormai, da più di un anno, sono vietate a causa della pandemia poiché considerate acceleratori del contagio. Il progetto mira a riportare il Paese all’epoca pre Covid-19, insomma. Ed ecco che adesso il Governo risponde ad alcune essenziali domande sul funzionamento di questo docimento: Cosa sono le “certificazioni verdi”? E il “pass”? Come si possono ottenere? Quanto valgono?
COME SI OTTIENE
Le "certificazioni verdi Covid-19" anche dette “green pass”, sono certificazioni che attestano la sussistenza di condizioni personali che consentono gli spostamenti sul territorio nazionale.
LA VALIDITA'
Le tre certificazioni verdi Covid-19 hanno tempi di validità e modalità di rilascio differenti: a) la certificazione di avvenuta vaccinazione ha una validità di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dal sanitario che effettua la vaccinazione, al momento stesso dell'effettuazione dell'ultima dose prevista. La certificazione è disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 52 del 2021 possono richiedere la certificazione verde Covid-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa; b) la certificazione verde Covid-19 per avvenuta guarigione ha una validità di sei mesi dalla guarigione stessa ed è rilasciata, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato.
La certificazione cessa di avere validità se, nell’arco dei sei mesi previsti, l'interessato viene nuovamente identificato come positivo al SARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 52 del 2021 sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venga nuovamente identificato come caso accertato positivo; c) la certificazione verde Covid-19 per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall'esecuzione del test ed è prodotta, su richiesta dell'interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta. Le certificazioni verdi Covid-19 rilasciate in conformità al diritto vigente negli Stati membri dell'Unione europea e quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell'Unione europea e validate da uno Stato membro dell'Ue sono riconosciute come equivalenti a quelle nazionali e valide se conformi ai criteri definiti con circolare del Ministero della salute.
Green pass, come funziona: spostamenti, stadi, cinema, teatri e viaggi