Xylella, è calamità naturale. Approvata la mappa dei Comuni colpiti. Disponibili 21 milioni: è possibile risarcire i danni

Xylella, è calamità naturale. Approvata la mappa dei Comuni colpiti. Disponibili 21 milioni: è possibile risarcire i danni
5 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Giugno 2015, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Olivicoltori e vivaisti potranno, finalmente, ottenere il risarcimento del danno causato dal batterio della Xylella. La giunta Vendola, l’altro ieri, in uno dei suoi ultimi atti, ha approvato la delibera con cui chiede al ministero delle Politiche agricole la dichiarazione dello stato di calamità. Disponibili 21 milioni del fondo di solidarietà che ora, grazie alla modifica del decreto legislativo 102, annovera anche le fitopatie come la Xylella tra le cause riconosciute come calamità naturali. La Regione ha già mappato i Comuni delle province di Lecce e Brindisi che rientrano nelle condizioni per chiedere il risarcimento, ma i fondi non basteranno: le stime sommarie parlano infatti di centinaia di migliaia di euro.

(di Maria Claudia Minerva) - La xylella è una calamità naturale, perciò olivicoltori e vivaisti potranno ottenere il risarcimento dei danni causati dal batterio che ha distrutto i loro campi e le loro aziende. La giunta Vendola, l’altro ieri, in uno dei suoi ultimi atti, ha approvato la delibera con cui sollecita il ministero delle Politiche agricole alla dichiarazione dello stato calamitoso per consentire di concorrere al riparto delle disponibilità finanziarie previste dal Fondo di solidarietà. Nell’atto regionale si chiede, infatti, di porre in essere tutte le iniziative a favore delle imprese agricole messe in ginocchio dall’epidemia. Non solo. La giunta ha anche stabilito che «i benefici saranno attribuiti con priorità ai soggetti che hanno osservato le disposizioni contenute nei decreti ministeriali di lotta obbligatoria e negli atti amministrativi emanati dall’Osservatorio regionale per il contrasto alla xylella».

L’accesso al fondo di solidarietà nazionale - che ora, come prevede l’ultimo decreto legge approvato la settimana scorsa dalla Camera, stanzia 21 milioni destinati alla xylella fastidiosa - consentirà di ripagare, però, solo in parte le aziende colpite dal batterio.

Infatti, i danni accertati finora ammontano a centinaia di milioni di euro, ma le risorse stanziate, almeno per il momento, sono completamente insufficienti. Comunque, un primo passo importante il ministero lo ha fatto, modificando il decreto legislativo 102 che contemplava come eventi eccezionali, per i quali si poteva inoltrare richiesta dello stato di calamità naturale, solo piogge torrenziali, grandinate, gelate, trombe d’aria o mareggiate, ma non le fitopatie come la xylella fastidiosa, che ora invece è stata inserita a pieno titolo nell’elenco e perciò causa risarcibile a tutti gli effetti.

Nei giorni scorsi la Regione, tramite l’Ufficio Agricoltura, ha proceduto quindi alla stima dei danni, sia per la provincia di Lecce che per quella di Brindisi, ma si tratta di cifre sommarie, nel senso che, a differenza delle altre calamità, il danno legato alla xylella non è statico ma in evoluzione, quindi soggetto ad aggiornamenti continui. Intanto, si è proceduto alla mappatura dei Comuni che potranno chiedere il riconoscimento dello stato di calamità perché ricadenti nelle aree danneggiate delle province di Lecce e Brindisi, poi i singoli agricoltori o le aziende si attiveranno per quantificare il proprio danno e chiedere di conseguenza il ristoro economico.

La delibera regionale approvata due giorni fa determina la portata del danno, delimitando territorialmente le zone colpite, sia per le colture arboree che per i vivai di piante di interesse agrario e ornamentali. In provincia di Lecce su una superficie coltivabile pari a 161.130 ettari, per una produzione lorda stimata in oltre 350 milioni di euro, la superficie destinata alla coltivazione di olivo ed oggetto della delimitazione, in quanto interessata dall’emergenza xylella, è pari a 61.440 ettari, su una superificie provinciale complessiva olivetata di 97.500 ettari. Riguardo poi alla coltura olivicola, nell’annata agraria 2013/14 è stata riscontrata una perdita di prodotto e una conseguente minore quantità di olio superiore al 50% circa in riferimento ai valori medi dell’ultimo triennio, così che la campagna olivicola ed olearia è risultata statisticamente una delle peggiori campagne dell’ultimo decennio.

Nella delibera si fa riferimento anche alla coltivazione di mandorlo e ciliegio, per la quale la perdita riferita all’annata agraria 2013-14 è pari al 10% dei valori medi dell’ultimo triennio. È stato, inoltre, stimato che il patrimonio olivicolo della provincia di Lecce è di circa 11 milioni di piante, di queste si ritiene che nelle aree di recente infezione il danno sia pari al 35%. Analoga previsione è stata effettuate per le specie ospiti di fruttiferi e per i vivai di specie ospiti di interesse agrario, fruttiferi e ornamentali. Il numero complessivo di vivai presenti nella provincia di Lecce è di circa 130 di cui circa 51 destinati alla produzione di sola vite, gli altri alla produzione di piante ornamentali e frutticole.

La consistenza di tali piante da una stima del Servizio fitosanitario è pari a circa 300mila piante ospiti di xylella. Per la distruzione delle specie ospiti del batterio, all’interno dei vivai e le piante fruttifere, si stima un danno di 3 milioni di euro. Anche per la provincia di Brindisi è stato fatta la stessa mappatura con l’indicazione dei Comuni più colpiti, che essenzialmente sono due, quello di Oria e di Francavilla, dov’è stato individuato il focolaio in cui, per effetto della “Decisione di esecuzione” si dovranno abbattere le piante. Ad Oria gli oliveti danneggiati coprono un’estensione di 60 ettari, mentre a Francavilla 20. I danni alle strutture sono stati stimati su un numero di 770 ulivi, mentre la produzione danneggiata è di circa 98mila euro, corrispondente al 34,15% della produzione.

Ora la delibera appena approvata andrà al ministero, chiamato a dare l’ok, dopodiché le aziende potranno presentare le domande di risarcimento.