Xylella, la Coldiretti manda i trattori tra i turisti a Gallipoli

Xylella, la Coldiretti manda i trattori tra i turisti a Gallipoli
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Lunedì 10 Agosto 2015, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 15:41

GALLIPOLI - Il rombo dei trattori ha svegliato questa mattina Gallipoli. Un lungo corteo di mezzi agricoli, ha varcato il lungomare sud della città ionica, meta in questi giorni di migliaia di vacanzieri che affollano i lidi sabbiosi. La manifestazione e' stata organizzata da Coldiretti Lecce che - spiega un comunicato - proprio nel giorno di San Lorenzo, in cui notoriamente si esprimono i desideri, ha espresso la volontà e l'auspicio dei coltivatori diretti salentini di restare produttori di olio. Il corteo di trattori è stato organizzato "per sensibilizzare l'opinione pubblica sul grave problema del disseccamento degli ulivi che ha ormai trasformato il Sud Salento in una grande area infetta".

I mezzi agricoli incolonnati hanno poi raggiunto contrada Mezzi, località Masseria Bianca, ad Alezio, dove nel campo di ulivi varietà 'Leccino' messi a dimora di recente sono state spiegate le ragioni dell'ennesima mobilitazione di Coldiretti".

Il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele ritiene che "accanto a norme restrittive dettate da una proporzionata prudenza, la Ue debba mettere in campo anche provvedimenti che possano essere di supporto ad un territorio che risulta gravemente ferito e dove aziende olivicole, frantoi privati e cooperativi, vivaisti vivono il dramma di non poter piu' operare, in alcune aree da piu' di 3 anni".

"L'attuale decreto, prevedendo l'abbattimento delle piante che risultano 'gravemente compromesse', definizione molto lacunosa - afferma ancora - di fatto impedisce la possibilità di fare del Salento il laboratorio a cielo aperto che abbiamo spesso richiamato come unica percorso di futuro possibile per la scienza di trovare soluzioni al problema". "Per questo - conclude - solleciteremo al governo italiano più fondi per la ricerca, sottolineando la necessita di un coordinamento forte della stessa, che possa portare alla ottimizzazione delle risorse. Il modello dei cluster, già proposti con successo, può portare al coinvolgimento di tutta ricerca pugliese, senza escludere contributi dal resto dell'Italia e dell'Europa"

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