Xylella, ok al piano d’azione da 4 milioni

Xylella, ok al piano d’azione da 4 milioni
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 10 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 15:52
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Via libera al “Piano di azione per contrastare la diffusione della xylella fastidiosa”, licenziato ieri mattina dalla Giunta regionale, eseguendo così una precisa volontà della Commissione Europea (contenuta negli articoli 3 bis e 14 della decisione di esecuzione Ue numero 789/2015) che detta l’agenda sulle misure di contrasto al pericoloso batterio da quarantena.
Per attuare il Piano il governo di Michele Emiliano ha messo in bilancio quasi quattro milioni di euro, per l’esattezza 3.885.000, che serviranno a coprire più interventi. Con una novità sostanziale: da quest’anno, infatti, oltre al monitoraggio sui vegetali, parte anche il monitoraggio sulla sputacchina, l’insetto vettore della xylella, nei diversi stati biologici e fenologici. Una misura che rappresenta una novità assoluta in ambito europeo, perché consentirà di studiare il comportamento della popolazione di “Philaenus spumarius”in rapporto alle misure fitosanitarie adottate per combatterla.
Gli altri interventi, cui saranno destinate le risorse, riguardano l’avvio, a partire da questo mese, del monitoraggio, così com’è stato fatto nel 2016, sulle piante, in collaborazione con l’Arif (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali) che metterà a disposizione i 270 agenti fitosanitari già formati lo scorso anno. Non solo. Nei nuovi spazi finanziari approvati ieri ci sono anche le risorse per verificare l’attuazione delle buone pratiche. Motivo per cui è stata stipulata una convenzione (che scadrà il prossimo dicembre) con i carabinieri forestali, impegnati per i controlli a tappeto per verificare in che stato si trovano i terreni, soprattutto nelle zone cuscinetto e contenimento, più vicine alla zona indenne e, quindi, più vulnerabili nella trasmissione del batterio nei territori finora indenni all’infezione. Per quest’anno, in particolare, l’attività di controllo sarà soprattutto concentrata nelle zone delimitate con priorità per le aree dove sono stati individuati i focolai.

Il controllo riguarderà anche i vivai. L’Osservatorio fitosanitario ad ottobre 2016 ha dato disposizioni ai soggetti che svolgono l’attività di produzione, commercializzazione e movimentazione di vegetali e prodotti vegetali all’interno della Regione Puglia. Il controllo nei vivai, garden, grande distribuzione, ecc. sarà effettuato dal Servizio fitosanitario regionale per il tramite degli Ispettori fitosanitari con l’eventuale supporto del Corpo Forestale dello Stato. Non solo. Per consentire un controllo più efficace, immediato e mirato della movimentazione delle piante specificate in entrata e in uscita dalle zone delimitate della Puglia, Innovapuglia ha predisposto un apposito software “Sistema informativo per la tracciabilità delle movimentazioni delle piante specificate”, che consentirà di avere online per ogni produttore/commerciante/garden/grande distribuzione: la consistenza aziendale, il registro delle movimentazioni delle piante specificate, le comunicazioni da e per l’Osservatorio fitosanitario regionale.
Una parte delle risorse stanziate ieri dalla Giunta sono, invece, destinate alla comunicazione. L’Europa insiste a voler i cartelli, ma la Regione sta derogando ancora una volta, per evitare che oltre a danneggiare l’agricoltura la xylella possa, proprio per via della segnaletica stradale che indica la presenza del batterio in alcune zone, soprattutto del Salento, creare conseguenze irreparabili anche per il turismo. Così, al posto della cartellonistica voluta dall’Ue opterà per altre forme di comunicazione, con campagne di sensibilizzazioni sicuramente efficaci ma meno “invasive” dal punto di vista dell’impatto mediatico che può avere la segnaletica.
La giunta ha, infine, deliberato di autorizzare la Sezione Osservatorio fitosanitario a porre in essere tutte le procedure ed iniziative necessarie per affidare le attività ai soggetti indicati e dare piena applicazione alle azioni previste dal Piano d’azione. Dalla piena attuazione di queste misure dipenderà il futuro olivicolo pugliese, per ora in mano all’Europa.
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