Turismo, in 6 mesi un milione e 176mila arrivi. La Puglia piace agli stranieri: +7%

Turismo, in 6 mesi un milione e 176mila arrivi. La Puglia piace agli stranieri: +7%
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Giovedì 24 Luglio 2014, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 18:27

LECCE - Primo bilancio per il turismo pugliese targato 2014. Dati lusinghieri, e le sorprese arrivano soprattutto da arrivi e presenze degli stranieri. La Puglia turistica traccia il bilancio del primo semestre del 2014 attraverso i dati provvisori di Spot (Sistema Puglia per l’Osservatorio Turistico).

Da gennaio a giugno di quest’anno in Puglia si registrano oltre un milione e 176mila arrivi, complessivamente l’1% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+9mila arrivi). Si tratta di dati certi e ufficiali, che smentiscono allarmismi e notizie confuse che si sono accavallati in questi giorni sugli organi di informazione.

Gli stranieri. Il miglior risultato arriva dal mercato straniero, che continua a crescere a ritmi sostenuti in tutti i territori della Regione, e segna un bel +7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un picco ad aprile, in concomitanza con il periodo pasquale e il ponte del primo maggio. Ed è proprio la crescita degli stranieri (+17mila arrivi rispetto all’anno precedente) a consentire un saldo positivo dell'incoming, compensando il calo dei turisti italiani comunque piuttosto contenuto (-8mila).

Godelli: buon trend. “L’internazionalizzazione del turismo in Puglia è ormai un fatto compiuto - osserva l’Assessore Silvia Godelli - visto che gli stranieri hanno raggiunto il 23% degli arrivi complessivi.

Siamo a quasi un quarto del totale, un buon trend che si è alimentato nell’ultimo periodo delle importanti azioni di Pugliapromozione e dell’assieme delle iniziative volte in questi anni ad incrementare la notorietà del brand Puglia”.

Piccirillo: frutto di strategie. “Risale a tre anni fa - spiega il Direttore di Pugliapromozione Giancarlo Piccirillo - l’avvio di una strategia promozionale sui mercati stranieri, agendo in modo incisivo sull’awareness e sul sentiment del nostro brand, accompagnato da un sistema di relazioni (finalmente) organizzato con i maggiori players del turismo internazionale. Oggi raccogliamo i primi frutti, come dimostrano i riconoscimenti del National Geographic, della Lonely Planet ed una lusinghiera rassegna stampa internazionale. Questi risultati non sarebbero stati possibili senza il sistema delle imprese regionali, che hanno orientato la loro strategia ed adattato l’offerta sui più promettenti target di domanda estera. Chi lo ha fatto, chi ha investito su questa domanda, oggi raccoglie frutti importanti. Tuttavia siamo solo all’inizio: occorre continuare con perseveranza il lavoro sulla domanda e contestualmente sulla evoluzione della nostra offerta. Se proseguiamo, la Puglia può soltanto crescere”.

I dati. In particolare si registrano incrementi a doppia cifra da Austria (+30%), Irlanda (+60%, oltre mille nuovi arrivi generati dal nuovo collegamento aereo diretto Bari – Dublino), Stati Uniti (+15%), Francia (+14%), Paesi Bassi (+11%), Canada (+10%). Cresce l’incoming anche da mercati ormai maturi per la Puglia quali Germania (+7%), Svizzera (+5%) e Regno Unito (+4%) mentre subisce una lieve flessione il turismo da Russia e Giappone.

La domanda nazionale. E comunque anche la domanda nazionale in questa prima tranche del 2014 ha mostrato segnali positivi, in particolare nei primi mesi dell’anno con la ripresa del turismo d’affari (+ 10% in gennaio) e ad aprile e maggio, in occasione delle festività. La flessione del turismo italiano si è concentrata in realtà in giugno, con disdette dell’ultimo minuto, nei campeggi e nei villaggi, chiaramente determinate dalla situazione metereologica.

Mantengono invece una tenuta stabile le strutture alberghiere, trainate dalle buone performance del segmento a 4 e 5 stelle (in alcuni casi fino al 5% in più), e positivi sono anche i risultati di B&B e agriturismi del territorio pugliese (+6%) a riprova di una polarizzazione sempre più netta dei consumi turistici caratterizzati da soggiorni sempre più brevi e orientati al low cost o all’high quality.

La qualità. Oltre a misurare l’aspetto quantitativo del turismo in Puglia l’Agenzia Pugliapromozione sta monitorando i principali trend attraverso un’indagine, realizzata in collaborazione con la rete dei circa 80 Uffici di accoglienza turistica (IAT), per misurare le preferenze e la brand awareness della destinazione turistica nell’estate 2014. Dai primi risultati raccolti emerge una forte predilezione per il prodotto turistico Mare (73% delle risposte a scelta multipla), seguito da Arte e Cultura (56%), Enogastronomia ( 33%) e Turismo Natura (20%).

Prevalgono le forme autonome di organizzazione del viaggio: solo il 5% circa degli intervistati ha fatto ricorso ad agenzie di viaggio, mentre il 32% ha organizzato il viaggio autonomamente attraverso il web. Altissima la quota di repeaters e il ritorno in passaparola: più del 50% degli intervistati ha già soggiornato in Puglia e il 100% consiglierebbe la Puglia a parenti e amici. Nel complesso i turisti giudicano la Puglia “ospitale” (74%), “bella” (72%), “solare” (69%), “divertente” (31%), “economica” (15%), “cool” (12%). Nella scelta hanno esercitato una forte influenza anche la notorietà e l’ottima reputazione della Puglia sui Social Network, i media e le campagne pubblicitarie di Pugliapromozione realizzate nell’ultimo biennio (37% circa).

Le ombre. Tra le note stonate che rendono imperfetto il soggiorno in Puglia i turisti segnalano: sporcizia delle strade e di alcuni tratti della costa, problemi con la segnaletica stradale, collegamenti pubblici interni scarsi, poca trasparenza sui prezzi (in particolare in ristoranti, bar e punti shopping), poche possibilità di noleggio di scooter, bici e auto anche ad ore e reperimento dei giornali quotidiani.

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