«Trenitalia dia risposte». L'ora del faccia a faccia

«Trenitalia dia risposte». L'ora del faccia a faccia
di Alessandra LUPO
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Martedì 29 Settembre 2015, 11:11 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 08:07
Gli occhi del Salento sono puntati sull’aula della Camera dove questa sera alle 20 si terrà la seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Trasporti sul caso Frecciarossa. L’audizione dei rappresentanti di Ferrovie dello Stato ha come oggetto “l’evoluzione del mercato del trasporto ferroviario e del servizio pubblico universale, anche con riferimento alla crescita delle regioni meno sviluppate ai fini della programmazione dei Fondi strutturali 2014-2020”.



Un oggetto che abbraccia anche molte questioni di prospettiva, dunque, ma che non potrà tralasciare la discussione sull’assurda vicenda del Frecciarossa negato al Salento per cui peraltro l’audizione è stata richiesta, come hanno ribadito nelle scorse ore anche i membri delle commissioni. Dalle parole dell’Ad di Fs Michele Elia si aspettano risposte più esaustive e complete rispetto ai discorsi spezzettati e talvolta contraddittori dell’ultimo mese. E anche rispetto a quelli delle ultime ore, quando da Matera Elia ha parlato di velocizzazione della tratta Bari-Lecce come obiettivo dei prossimi due anni per portare finalmente i Frecciarossa fino al capolinea salentino.



«È singolare che Elia parli di impedimenti tecnici sulla linea da Bari a Lecce per il passaggio dei Frecciarossa posto che su quella stessa linea fino al 2008 passavano gli Etr», spiega il vicepresidente della commissione Bilancio, Rocco Palese. «La verità è che ci viene tolto il poco che avevamo e veniamo pure trattati come se avessimo l’anello al naso. Ma siamo stufi - prosegue il deputato - di essere presi in giro dal Governo e da chi, come Ferrovie dello Stato, vive anche con i soldi dei cittadini meridionali, pugliesi e salentini ma non li restituisce in servizi che, anzi, ci vengono sempre più tagliati. La vicenda Frecciarossa, su cui non intendiamo abbassare l'attenzione, deve diventare un simbolo, deve costituire il primo atto di una campagna per il risveglio del Mezzogiorno che ci vedrà mettere in atto forme di protesta anche clamorose e non istituzionali affinché il Salento, la Puglia e tutto il Sud vengano considerati a tutti gli effetti territori italiani».



«Il Salento non sarà la riserva di Trenitalia. La partita dell’alta velocità è troppo importante per accettare il compromesso della velocizzazione delle linee già esistenti»; spiega l’assessore allo Sviluppo economico della Puglia. «A Elia chiediamo di rivedere la sua scelta considerando attentamente le opportunità che tale investimento potrebbe generare nell’economia del territorio come della società stessa. È inaccettabile, d’altra parte, la giustificazione, alla scelta di privare Lecce del Frecciarossa, che anche altre città potrebbero rivendicare un collegamento migliore. La Regione Puglia rinnova tutta la disponibilità a collaborare ma non possiamo aspettare due anni, i tempi vanno accelerati, e il Frecciarossa su una linea più veloce può ben arrivare».



Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia aggiunge: «Trenitalia annuncia l’apertura di cantieri entro il 2016 per il rafforzamento dei collegamenti Napoli-Bari, proprio nei giorni del grande dibattito sulla mobilità nel Salento. È una beffa, ci stanno prendendo davvero per degli sciocchi?».



Adriana Poli Bortone rilancia invece la proposta di Io Sud: «A servizi inadeguati corrispondano almeno tasse e costi differenziati. Non possono esserci due Italie che viaggiano su binari diversi, ma di uguale peso impositivo. Si tratta di rispettare un principio costituzionale. Chi oggi rappresenta il Sud in Parlamento e in Regione dovrebbe farsene carico».
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