Un oggetto che abbraccia anche molte questioni di prospettiva, dunque, ma che non potrà tralasciare la discussione sull’assurda vicenda del Frecciarossa negato al Salento per cui peraltro l’audizione è stata richiesta, come hanno ribadito nelle scorse ore anche i membri delle commissioni. Dalle parole dell’Ad di Fs Michele Elia si aspettano risposte più esaustive e complete rispetto ai discorsi spezzettati e talvolta contraddittori dell’ultimo mese. E anche rispetto a quelli delle ultime ore, quando da Matera Elia ha parlato di velocizzazione della tratta Bari-Lecce come obiettivo dei prossimi due anni per portare finalmente i Frecciarossa fino al capolinea salentino.
«Il Salento non sarà la riserva di Trenitalia. La partita dell’alta velocità è troppo importante per accettare il compromesso della velocizzazione delle linee già esistenti»; spiega l’assessore allo Sviluppo economico della Puglia. «A Elia chiediamo di rivedere la sua scelta considerando attentamente le opportunità che tale investimento potrebbe generare nell’economia del territorio come della società stessa. È inaccettabile, d’altra parte, la giustificazione, alla scelta di privare Lecce del Frecciarossa, che anche altre città potrebbero rivendicare un collegamento migliore. La Regione Puglia rinnova tutta la disponibilità a collaborare ma non possiamo aspettare due anni, i tempi vanno accelerati, e il Frecciarossa su una linea più veloce può ben arrivare».
Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia aggiunge: «Trenitalia annuncia l’apertura di cantieri entro il 2016 per il rafforzamento dei collegamenti Napoli-Bari, proprio nei giorni del grande dibattito sulla mobilità nel Salento. È una beffa, ci stanno prendendo davvero per degli sciocchi?».
Adriana Poli Bortone rilancia invece la proposta di Io Sud: «A servizi inadeguati corrispondano almeno tasse e costi differenziati. Non possono esserci due Italie che viaggiano su binari diversi, ma di uguale peso impositivo. Si tratta di rispettare un principio costituzionale. Chi oggi rappresenta il Sud in Parlamento e in Regione dovrebbe farsene carico».