Trenitalia assorbirà le Ferrovie Sud Est, prime intese

Trenitalia assorbirà le Ferrovie Sud Est, prime intese
di Vincenzo DAMIANI
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Martedì 24 Maggio 2016, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 12:18
Ferrovie Sud Est verrà assorbita dal gruppo Ferrovie dello Stato italiane. Il lungo vertice che si è tenuto ieri pomeriggio a Roma ha avuto esito positivo, le parti hanno trovato un accordo di massima. Ora, però, toccherà ai tecnici di ministero, Fse e Trenitalia individuare tempi e modi del passaggio di proprietà (potrebbe trattarsi solo di cessione di alcuni rami d’azienda) che, salvo ritardi e colpi di scena, dovrebbe avvenire entro la fine di luglio.

Un’operazione, quindi, che sarà rapida, anche perché i bilanci di Ferrovie Sud Est non permettono perdite di tempo. L’azienda di trasporto sta affondando sotto il peso di un debito che supera i 350 milioni di euro e anche di questo si è discusso a lungo ieri. Non a caso, al tavolo ministeriale erano seduti anche i rappresentanti delle banche che vantano, complessivamente, un credito nei confronti di Fse di oltre 150 milioni di euro.

Un debito che verrà ristrutturato e probabilmente dilazionato, ma di questi aspetti continueranno a discutere in settimana i manager delle due società, degli istituti di credito e i funzionari del ministero dei Trasporti. «È stato un incontro molto positivo - commenta il commissario di Fse, Andrea Viero, raggiunto telefonicamente in serata - un passo importante verso il salvataggio dell’azienda». Il commissario è convinto che sia stata individuata e intrapresa la “strada migliore”, anche se aggiunge: «Ci lasciamo aperte altre soluzioni, nel caso dovessero essere necessarie».

Sono due i piani alternativi: la creazione di una newco, lasciando i debiti nella bad company; oppure il versamento da parte del ministero di circa 100 milioni di euro nella casse di Ferrovie Sud Est, il successivo risanamento e il passaggio di proprietà alla Regione Puglia. «Ma la soluzione Fsi è quella più rapida e che garantisce continuità aziendale», dice Viero. Insomma, la partita non può considerarsi definitivamente chiusa, ma la trattativa è ben avviata e il futuro di Ferrovie Sud Est appare delineato. Per il momento, quindi, i 100 milioni promessi dal ministro Graziano Delrio restano congelati: «Non sono necessari adesso», assicura il commissario.

In realtà, con l’acquisizione di Fse da parte di Trenitalia non si fa altro che spostare i 350 milioni di euro di debito dal ministero delle Infrastrutture a quello dell’Economia, seppure a condizioni probabilmente diverse. Resta da capire quale sarà la sorte dei 1300 dipendenti: il commissario ha sempre garantito che non ci saranno esuberi e tagli, ora però la situazione è cambiata con l’ingresso sulla scena di un’altra azienda. Sarà disponibile ad assorbire tutti i lavoratori? E con quali garanzie? Di questo tema è probabile che Viero ne discuta già oggi con i sindacati di categoria, a Bari.
Il commissario, infatti, ieri sera è rientrato in Puglia e potrebbe esserci un incontro a breve per comunicare le novità emerse nell’incontro nella Capitale. Le prossime tappe del salvataggio sono due: la prima riguarda l’approvazione del piano industriale 2016-2021, ormai i tempi sono maturi grazie anche alla consegna della seconda due diligence effettuata da Deloitte sugli investimenti del passato; e poi c’è l’approvazione del bilancio aziendale, la scadenza è fissata per il 30 giugno. «Nel frattempo procederemo con l’operazione Fsi, che spero possa terminare entro la fine di luglio», spiega Viero.

L’acquisizione da parte di Ferrovie dello Stato italiane era la soluzione maggiormente apprezzata dai sindacati. La Cgil domenica si è espressa favorevolmente: «Finalmente un’ipotesi di una qualche concretezza, dopo anni di inutili chiacchiere, nel corso dei quali l’azienda è stata colpevolmente lasciata affondare, nell’indifferenza generale, fino alla drammatica situazione attuale, al commissariamento ad un possibile, disastroso fallimento», hanno dichiarato il segretario generale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi, e la segretaria generale della Filt Puglia, Maria Teresa De Benedictis. Anche la Uil, pur sostenendo in prima battuta l’ipotesi avanzata dal governatore Emiliano di dare vita ad una newco, non disdegna l’ingresso di Fsi, come dichiarato da Alfonso Galiano, il segretario regionale confederale di Uil con delega ai Trasporti.

I sindacalisti, però, attendono di conoscere i dettagli per esprimere il loro parere, Viero è atteso ad un altro banco di prova. Il commissario ieri è stato anche oggetto di alcune critiche per lo stipendio che percepisce, circa 100mila euro, in realtà il compenso è stato fissato dal decreto con il quale il ministero, lo scorso dicembre, ha commissariato l’azienda ed era stato reso pubblico sin dall’inizio dallo stesso Viero.
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