Sud Est, scomparso il Gagliano-Lecce: per tre giorni stop al collegamento senza preavviso

Sud Est, scomparso il Gagliano-Lecce: per tre giorni stop al collegamento senza preavviso
di Alessandra Lupo
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 13:19

Il clima teso e gli occhi dell’opinione pubblica puntati sulle littorine consunte e i bus sferraglianti non hanno spostato di una virgola l’asticella dei disagi giornalieri a bordo dei treni delle Ferrovie Sud Est. Lo scorso weekend si è infatti aperto con un nuovo disservizio che ha colpito proprio una delle linee “madri” dell’infrastruttura, quella che collega Gagliano del Capo a Lecce, spaccando a metà la provincia di Lecce. Senza alcun preavviso né giustificazione, il collegamento delle 13.33 è stato interrotto, a quanto pare a causa di un treno guasto. Venerdì e sabato ancora nessuna notizia.

Poi è ricomparso il lunedì e scomparso ancora l’indomani. Per i viaggiatori, insomma, il brivido dell’imprevisto è compreso nel costo del biglietto. Impossibile sapere in anticipo cosa accadrà, anche perché il personale riceve la comunicazione di servizio solo a poche ore dalla partenza dei mezzi.

L’utenza inferocita ha così dovuto trovare un’alternativa per raggiungere scuola, lavoro e mete varie del suo viaggio. Inutile dire che gli stessi reclami sul sito web dell’azienda sono rimasti senza alcuna risposta, con buona pace degli abbonati. I dipendenti a bordo dei treni si sfogano: «Questa situazione va avanti da anni, ma in tanti se ne accorgono solo ora, perché ogni giorno ci sono pagine di giornale dedicate allo scandalo». Storie di ordinaria follia, insomma. E anche di rassegnazione.

Sulla vicenda ieri è intervenuto il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Caroppo, capogruppo del partito nell’assise pugliese che questa mattina presenterà una nuova interrogazione, come avvenne per la corsa Maglie-Otranto soppressa la scorsa estate. «Mi auguro che si tratti di un guasto temporaneo, e che non si replichi il copione della corsa Maglie-Otranto, ma una cosa è certa: anche la “scomparsa” del treno che collega Gagliano del Capo a Lecce è un disservizio su cui, come sempre, le Ferrovie Sud Est non diffondono notizia alcuna ai pendolari interessati - commenta Caroppo -. La storia si ripete: nessuno sa niente e nessuno informa gli utenti se il giorno dopo la corsa sarà attiva. La società sta insistendo su una pessima linea, in barba anche alle istituzioni regionali che stanno valutando il da farsi. Ed è il momento di recepire la stanchezza e il disagio dei cittadini, costantemente bersagliati dai disservizi delle Ferrovie Sud-Est».

L’interrogazione di Caroppo, com’è noto, cade in un periodo particolarmente caldo per Sud Est, che intanto sta giocando la sua partita più importante nell’assemblea straordinaria che si terrà a Roma il 24 novembre prossimo e nella quale si dice che il suo stesso management, ovvero l’amministratore unico Luigi Fiorillo, potrebbe dimettersi dall’incarico. L’uscita di scena di Fiorillo - che gli sarebbe richiesta dall’azionista unico, ovvero il ministero dei Trasporti - constituisce la conditio sine qua non perché il governo metta di nuovo mano al portafoglio e smentendo se stesso rispetto alla decisione di non finanziare realtà localistiche (espressa in commissione Bilancio al Senato in fase si discussione della Legge di Stabilità) consenta il salvataggio delle Sud Est dal fallimento garantendo il servizio di trasporto pugliese, come gli è stato richiesto dalla stessa Regione.

La presa di posizione del governo e anche il tandem tra Roma e Bari, piuttosto inedito per il periodo politico, rafforzano la certezza che la vicenda Sud Est sia ormai prossima alla svolta decisiva. A fronte di una serie di voci, però, al momento restano poco chiari i contorni della vicenda. La convocazione dell’assemblea non ha infatti tra i suoi ordini del giorno la discussione sul management e a quanto si apprende dal ministero si aprirà con una relazione dell’amministratore unico sullo stato delle Fse, sulla base della quale il governo dovrà pronunciarsi. Resta tuttavia da capire come. Di certo c’è che sfiduciare Fiorillo, dopo avere avallato per lungo tempo le scelte dell’azienda (che chiude i suoi bilanci anche con l’ok del collegio sindacale) sembra una strada piuttosto ardua. L’amministratore infatti è stato riconfermato fino a luglio e nel mese di aprile le Ferrovie Sud Est dovranno approvare il nuovo bilancio.

Come se non bastasse resta il giallo dell’emendamento da 50 milioni di euro, chiesti dalla Puglia al governo. Saltato al Senato l’emendamento dovrebbe fare la sua comparsa alla Camera durante la discussione della Legge di stabilità. Tra gli unidici sinora depositati dal governo in commissione Bilancio però non c’è traccia di nulla che abbia a che fare con le Sud Est.

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