Scontro sui costi, e il presepe vivente sparisce in poche ore

Scontro sui costi, e il presepe vivente sparisce in poche ore
di Lucia PEZZUTO
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 13:37

Mai un presepe durò così poco, a Brindisi Gesù bambino non nascerà nella sua capanna perché ancor prima di Natale hanno smantellato anche quella. Il presepe vivente allestito nel rudere accanto a canale Patri vicino al sottopasso che collega via Tor Pisana con viale Provinciale per Lecce, che tanto stupore ed entusiasmo aveva suscitato nei brindisini, è stato eliminato ancor prima di festeggiare la Natività. Il “miracolo di Natale” lo avevano chiamato, e altrettanto miracolosamente è scomparso. 

L'iniziativa


L’iniziativa era stata intrapresa alcuni giorni fa da un privato, titolare del terreno, che nel frattempo stava realizzando un complesso residenziale là dove una volta sorgeva il cosiddetto “Ferro Hotel”. Il privato, volendo donare alla città un po’ di calore ed atmosfera natalizia, aveva incaricato una società che si occupa di eventi, di allestire il presepe. La società in questione, Venti&Venti, con grande disponibilità si era prestata ad arricchire il presepe con figuranti e animali veri a titolo gratuito. Grande festa aveva riscosso il presepe che in poco tempo era diventato meta dei visitatori nonostante l’inconsueta collocazione, a ridosso del Canale Patri.

Non solo: gli stessi amministratori della città avevano apprezzato l’iniziativa promuovendola sui social con post e foto di rito. Il presepe vivente, così, inserito nella rassegna degli eventi di Natale si preparava a vivere il momento clou, quello della nascita di Gesù bambino con la tradizionale messa di Natale che sarebbe stata officiata dal vescovo in persona, monsignor Giovanni Intini il 25 dicembre. Peccato che per quella data non si preveda più, a meno di qualche “miracolo”, è il caso di dirlo, dell’ultimo momento, non solo la funzione religiosa ma neppure la presenza del presepe. Ieri mattina, il piazzale era completamente vuoto. In poche ore è scomparso tutto l’allestimento tanto da far temere un atto vandalico. Una supposizione subito smentita dagli organizzatori che con queste parole hanno spiegato quanto accaduto: «Alla luce dei recenti accadimenti che hanno riguardato l’iniziativa del “Presepe di Natale” promossa dall’Associazione che rappresento, ritengo necessario, per dovere di trasparenza anche nei confronti della comunità cittadina, che si vede al momento privata di una positiva occasione di aggregazione offrire alcuni chiarimenti in merito a quanto accaduto. La parte proprietaria dei suoli – si legge ancora nel comunicato - che ha allestito il presepe attingendo unicamente a risorse proprie, vedendosi peraltro coinvolta in un procedimento penale riguardante le opere di bonifica di quella che era un’area degradata, ha comunicato di essere stata costretta, suo malgrado e con intuibile delusione, a rimuovere la scenografia in quanto l’Amministrazione, nonostante gli iniziali impegni verbali, non ha successivamente manifestato in termini concreti il proprio supporto». «A questo punto la proprietà, nell’intenzione di non privare i cittadini di una iniziativa che era nata sotto i migliori auspici – conclude la Venti&Venti - si è dichiarata disposta a concedere l’utilizzo temporaneo dei terreni interessati al Comune di Brindisi, a condizione che questo si faccia carico dei costi correlati e, soprattutto, con espressa assunzione di ogni conseguente responsabilità».

Il sindaco


Dal canto suo, questa la risposta del sindaco Giuseppe Marchionna: «Sono davvero mortificato. Non conosco quale sia stata l'anomalia per la quale il presepe è stato smantellato privando così la città di una iniziativa bella. Tuttavia forse bisognava pensarci prima di allestirlo se la location fosse quella giusta o meno. Spero che in qualche modo si possa risolvere. In questo momento ho altri pensieri e problemi da affrontare, in consiglio comunale stiamo discutendo di bilancio e del futuro della Brindisi Multiservizi. Sono dispiaciuto ma non posso fare molto in questo momento». 

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