Sanità Puglia, via al Piano dell'emergenza: così cambia il 118 a Brindisi, Lecce e Taranto

Sanità Puglia, via al Piano dell'emergenza: così cambia il 118 a Brindisi, Lecce e Taranto
di Maddalena MONGIO'
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Mercoledì 29 Ottobre 2014, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 11:59
BARI - E’ stato approvato ieri dalla Giunta regionale il Piano della rete dell’emergenza-urgenza e l’assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia, centra uno degli obiettivi che si era prefissato per razionalizzare i servizi sanitari e ospedalieri. Un tassello importante, quello della riorganizzazione della rete salvavita che comprende il 118, con le sue centrali operative, e i servizi di pronto soccorso. La nuova geografia del pronto intervento è stata disegnata dal Comitato tecnico regionale, costituito ad hoc, con un documento recepito da Pentassuglia prima e dalla Giunta poi. Lo spirito del piano è quello di ottimizzare i tempi di risposta alla richiesta di pronto intervento e l’appropriatezza del ricovero partendo dallo stato dell’arte, cioè quel che c’è sul territorio. E non solo. Sono stati calcolati i criteri di assegnazione del personale da destinare alla rete dell’emergenza-urgenza: medici, infermieri, personale di supporto e autisti. Il personale sanitario e parasanitario sarà distribuito secondo criteri oggettivi, cioè in base agli accessi, e il calcolo sarà elaborato su base matematica. Questo permetterà di razionalizzare anche le risorse umane, sinora spalmate sulla base di uno storico che non sempre risponde alla reale domanda di assistenza.



La nuova rete si poggerà su ospedali Hub, Spoke e pronto soccorso di base e, in una prima fase, sui Ppi (Punti di Primo Intervento) nati sulle ceneri degli ospedali da riconvertire. La mission di questi Ppi è la trasformazione, in ogni caso, entro un arco temporale predefinito, in postazione medicalizzata del 118, cioè Punti di Primo Intervento Territoriali (Ppit). In questo modo si vuole distinguere nettamente la funzione dell’emergenza da quella delle cure primarie ovviando, si spera, l’intasamento dei pronto soccorsi da parte dei codici bianchi e verdi e gli interventi del 118 su casi che non presentano il carattere dell’urgenza.



Nella nuova rete, sull’intero territorio regionale, saranno presenti 7 Hub, 16 Spoke, 5 centrali operative del 118, 3 Ppi, 35 Ppit, 158 mezzi di soccorso. Con Hub e Spoke si distinguono gli ospedali in primo e secondo livello. In pratica l’assistenza ospedaliera si basa sul principio delle reti cliniche integrate che prevede la concentrazione della casistica più complessa, in un numero limitato di centri (Hub di secondo livello) che sono in stretto collegamento con i centri ospedalieri periferici (Spoke di primo livello). In sintesi negli Hub si trova, in più rispetto agli Spoke, cardiologia con emodinamica interventistica, chirurgia toracica, maxillo-facciale, chirurgia plastica, endoscopia digestiva ad alta complessità, broncoscopia interventistica, rianimazione pediatrica e neonatale, medicina nucleare e servizi h24 di tac, radiologia, ecografia.



Lecce, Brindisi e Taranto avranno un Hub per provincia, rispettivamente: Fazzi, Perrino, Santissima Annunziata. Gli Spoke, invece, saranno 3 a Taranto (Giannuzzi a Manduria, ospedale di Castellaneta e ospedale di Martina Franca) e altrettanti a Lecce (ospedale di Casarano, ospedale di Tricase, e Copertino-Galatina accorpati), uno a Brindisi il Camberlingo a Francavilla Fontana.

I presidi ospedalieri con pronto soccorso di base saranno dislocati due a Taranto (San Marco a Grottaglie e Moscati a Statte), uno in provincia di Brindisi (Ostuni, per l’esattezza), uno in provincia di Lecce, a Scorrano.



Ogni provincia del Grande Salento avrà la sua centrale operativa 118, oltre a 3 Ppit a Taranto e altrettanti a Lecce, mentre Brindisi potrà contare su quattro di questi presidi di base. Si potenzia la rete del pronto intervento con le auto mediche: 6 a Taranto, 5 a Brindisi, 8 a Lecce. Le ambulanze Mike (medicalizzate) saranno: 6 a Brindisi, 8 a Lecce, 10 a Taranto. Le India (con infermiere a bordo): 10 a Taranto, 12 a Brindisi, 15 a Lecce. Le Viktor (con soccorritore): 4 a Taranto, 2 a Lecce. Con l’approvazione della riorganizzazione della rete dell’emergenza-urgenza è stato posato, anche, il primo tassello che porterà alla riorganizzazione della rete ospedaliera con la definizione dei compiti delle strutture e la loro geografia.
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