Regionali, Minervini: «Resto nel Pd ma in lista con Stefàno». Emiliano: «Vendola vuol fare il partito alle spalle del Pd»

Regionali, Minervini: «Resto nel Pd ma in lista con Stefàno». Emiliano: «Vendola vuol fare il partito alle spalle del Pd»
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Sabato 21 Marzo 2015, 18:53 - Ultimo aggiornamento: 18:54
BARI - "Resto nel Pd ma mi candido con 'Noi a sinistra, per la Puglia'", cioe' con la lista che fa capo al senatore di Sel Dario Stefano. Lo ha confermato Guglielmo Minervini, esponente del Partito Democratico e sfidante di Michele Emiliano nelle primarie del centrosinistra che hanno individuato nell'ex sindaco di Bari il candidato alla presidenza della Regione Puglia. Minervini e' intervenuto stamani ad una conferenza stampa sulle elezioni regionali, alla presenza tra gli altri del senatore Stefàno e del leader di Sel e governatore della Puglia, Nichi Vendola. "Non sto facendo una scelta di rottura col Pd, poi la palla passa nelle mani del partito, ma sia chiaro - ha spiegato Minervini - e spero che cosi' sara' interpretato che il mio e' un contributo per irrobustire la proposta spolitica del centrosinsitra e di Michele Emiliano".



La replica di Emiliano - "Minervini ha risolto un problema a tutti, non era piu' cosa. Poi come al solito Vendola vuole fare un partito alle spalle del Pd. Che pazienza ci vuole". Cosi' Michele Emiliano, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia e segratario del Pd, commenta su twitter l'annuncio dell'assessore regionale pugliese Guglielmo Minervini, esponente dem e suo sfidante alle primarie, di volersi candidare con 'Noi a sinistra, per la Puglia'. "Minervini si ricolloca in Sel e il Pd - aggiunge Emiliano in un altro tweet - subisce senza commentare. Abbiamo altro cui pensare. E poi e' stato assessore per 10 anni guadagnando piu' di un milione di euro e un vitalizio. E' un martire?". Secca la replica di Minervini, dopo aver chiarito la sua scelta "non e' contro il Pd ma per la Puglia": "Alle provocazioni non rispondo perche' devo farti votare".



Vendola - "Oggi si chiede al centrosinistra di non essere un'arca di Noe' che raccoglie fauna di ogni tipo, si chiede la limpidezza del profilo programmatico di cambiamento e la chiarezza sul confine della coalizione". Lo ha detto il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo oggi a Bari alla conferenza stampa di presentazione della candidatura di Guglielmo Minervini (Pd) in 'Noi a sinistra, per la Puglia', lista nella quale si riconosce Sel ed il movimento del senatore vendoliano Dario Stefano. "Abbiamo bisogno di combattere il trasversalismo, di combattere - ha spiegato Vendola - le larghe intese che uccidono la distinzione tra destra e sinistra. Perche' il trasversalismo politico poi diventa quello degli affari ed ha la forza di diventare uno scivolo verso la corruzione. C'e' nel centrosinistra attuale - secondo Vendola - una vocazione alle larghe intese che non e' semplicemente un equivoco o una ambiguita', ma e' il terreno di coltura della corruzione, e' la scena vera del degrado della politica, e che io chiamo trasversalismo. Ebbene noi non accettiamo questa deriva. Noi oggi non facciamo un'operazione elettoralistica, non presentiamo solo una lista. Noi diciamo siamo qui, siamo in campo, la Puglia migliore non e' finita, non e' smarrita. Quella Puglia in piu', fatta di culture ed esperienze, la mettiamo in campo e credo - ha concluso Vendola - che aiuteremo il centrosinistra a vincere ed a governare bene".



Stefàno - "Il percorso del centrosinistra si rafforza e sono contento della scelta di Guglielmo, perche' la Puglia ci chiedeva segnali di continuita'". Lo ha detto il senatore Dario Stefano (Sel) intervenendo alla presentazione della candidatura alle regionali dell'assessore regionale Guglielmo Minervini (Pd) nella sua lista 'Noi a sinistra, per la Puglia'. "Non sara' una Puglia perfetta, ma e' migliore di quella trovata nel 2005. L'impegno comune e' allora quello di tenere questa traccia, di attualizzare questa decennale esperienza di governo. Saremo quindi - ha spiegato Stefano - un presidio per ancorare il centrosinistra alla sua identita'. E' un percorso civico e politico in cui saremo un presidio nella costruzione del programma e dopo in consiglio e nel governo regionale. Svolgeremo il nostro ruolo - ha aggiunto - con lealta' nei confronti di Michele Emiliano e del centrosinistra. Mi sento investito in prima persona nella difesa di questa esperienza e di questo risultato politico che secondo me potra' ispirare in altri territori la volonta' d'imitarci".
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