Regionali, per il centrodestra spunta il prefetto Nunziante

Antonio Nunziante
Antonio Nunziante
di Francesco G. GIOFFREDI
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Sabato 13 Dicembre 2014, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 19:13

È un jolly pescato nelle scorse settimane, a fari spenti e col massimo riserbo. Dapprima un timido sondaggio, poi una cauta disponibilità incassata e per ora conservata in ghiacciaia, da sfoderare al momento opportuno. È, almeno in premessa e in teoria, un candidato che piace a tutti, per curriculum e profilo: a Forza Italia (anche se per i fittiani restano in pole le primarie) e a Ncd, a Roma e a Bari. Antonio Nunziante sbuca dal pacchetto di mischia del centrodestra e potrebbe essere la carta a sorpresa di un mazzo in continuo rimescolamento verso le elezioni regionali: prefetto di Bari, 64 anni, rispecchia l’identikit del candidato idealmente piazzato sul crocevia tra società civile, spirito di servizio, curriculum senza ombre e allo stesso tempo consolidata familiarità con i palazzi istituzionali. Una delle suggestioni per uscire dall’empasse, qualora le trattative nazionali non dovessero concedere il via libera alle primarie ostinatamente inseguite da Fitto&co.

La scelta del candidato governatore del centrodestra è del resto partita che ora si disputa tutta a Roma: lì dove, cioè, le primarie sono percepite come un fastidioso intralcio, oltre che come una pericolosa medaglia sul petto di Fitto.

E Silvio Berlusconi, al pari del suo granitico cerchio magico, tutto vorrebbe meno che cedere metri all’europarlamentare salentino sull’ispido campo di guerra del partito. Ecco perché, pur di tenere unita la coalizione (tradotto: pur di non soffocare la neonata alleanza con Ncd) si virerà verso un nome in grado di non far mugugnare nessuno, nei limiti del possibile. È in quest’ottica che va dunque interpretata la carta-Nunziante, il prefetto che insidia il vantaggio acquisito in pista da Francesco Schittulli, l’oncologo che - spalleggiato dal suo movimento - è già in campagna elettorale e aspetta solo l’endorsement ufficiale dell’intero centrodestra. Insomma: si profila un virtuale testa-a-testa tra il prefetto e il professore, al netto di sorprese sulle primarie.

Quello di Antonio Nunziante è un nome “diffuso”. Senza, cioè, una genesi facilmente tracciabile. Di certo a Roma ha più di qualche sponsor, così come a Bari. Gradito al quartier generale forzista, uomo del Viminale (dove è di stanza Angelino Alfano), non dispiace affatto nemmeno a Fitto. Che naturalmente non deraglia dal binario delle primarie, metodo che sarà sbandierato con un certo vigore anche oggi e domani, nel tour pugliese del leader della minoranza forzista. La strategia fittiana è nota: le primarie sono l’ariete per far saltare gli equilibri, rianimare la coalizione, entusiasmare la base e selezionare così il miglior candidato. Ma Ncd (che formalmente sostiene Schittulli) e tutti gli altri partiti regionali del centrodestra hanno già bocciato le primarie, per ragioni di tempistica.

La battaglia nazionale. Una partita che si lega a doppio filo alla battaglia nazionale dell’ex ministro di Maglie: accollarsi la responsabilità del verdetto elettorale in Puglia solo se il candidato sarà frutto delle primarie, «altrimenti - è il ragionamento - le boccino pure a Roma e scelgano loro il nome che preferiscono. Il giorno dopo sarà quello il mio candidato, ma si sognino poi di intestarmi un’eventuale sconfitta», come magari vorrebbero per impallinarlo e indebolirlo. Anzi: in caso di terzo flop consecutivo alle regionali pugliesi, sarà Fitto a puntare l’indice contro Berlusconi e i suoi. Nunziante non sarebbe comunque spendibile per le primarie di coalizione, perché in quel caso la rosa di candidati sarebbe di altro taglio: lo stesso Schittulli, e poi il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Marmo, i sindaci Emilio Romani e Nicola Giorgino (tutti e tre forzisti), il direttore di TgNorba Enzo Magistà, il leader dei “Popolari per l’Italia” Mario Mauro.

Il tour. Questo weekend sarà di semina per Fitto, intanto: un tour regionale per rilanciare le primarie. Iniziative in batteria durante le quali l’eurodeputato forzista ribadirà la sua sfida ai “filorenziani azzurri” su Italicum e assetto del partito. Oggi pomeriggio sarà a Brindisi, mentre domattina gran finale nella sua Maglie, al cinema Moderno: a partire dalle 10 start all’iniziativa “Proposte+idee=alternativa”, spaziando dalla Legge di stabilità al rinnovamento del partito azzurro. «Questo è un momento di difficoltà per Forza Italia - ha incalzato ieri - un momento che anche le vicende di questi giorni, a partire da Roma, non migliorano». «È necessario aprire un dibattito al nostro interno, per capire le difficoltà che il nostro partito sta vivendo». E soprattutto: «Ci sono due metodi in campo. Io sostengo quella delle primarie per la scelta del candidato in Puglia e, seppure i tempi sono ristretti, ci sono le condizioni per celebrarle».

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