Povertà, il giorno del Red, svolta per 500 beneficiari
arrivano i primi tirocini

Povertà, il giorno del Red, svolta per 500 beneficiari arrivano i primi tirocini
di Maria Claudia MINERVA
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Lunedì 6 Marzo 2017, 12:19
Dodici mesi per uscire dalla situazione di difficoltà che ha portato migliaia di persone a convivere, giocoforza, al di sotto di quella soglia economica minima in grado di garantire un’esistenza accettabile. Da oggi la rotta si inverte, da oggi si prova a dare una prospettiva di futuro a chi combatte contro la povertà assoluta o perché ha perso il lavoro o perché quel minimo di salario percepito non consente nemmeno di comprare latte e biscotti per i propri figli.
Entra nel vivo il Red (Reddito di dignità), lo strumento di contrasto alla povertà assoluta e di supporto a un percorso più ampio di inserimento sociale e lavorativo messo a punto dalla Regione Puglia. In questo percorso individuale, l’aiuto economico è di sicuro importante, ma è anche una delle componenti del patto di inclusione sociale attiva. Si tratta, infatti, di un’indennità per la partecipazione a un tirocinio o ad altro progetto di sussidiarietà.
Cinquecento i patti che saranno firmati a partire da oggi, una sorta di “sodalizio” tra chi beneficia di Red (un soggetto o un nucleo familiare) e i Servizi sociali dell’Ambito territoriale. La sottoscrizione del patto rappresenta una condizione necessaria per fruire del beneficio che può arrivare fino a 600 euro.
Oggi, per tutto il giorno, in diversi Ambiti territoriali pugliesi, si svolgerà il Red-Day, incontri alla presenza degli amministratori locali e dei tanti cittadini interessati per la sottoscrizione dei patti. In particolare nelle sedi di Galatina, Gallipoli e Poggiardo, dove sarà presente l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro. Altri incontri sono in programma nelle sedi di Bitonto, dove sarà presente la consigliera del presidente Titti De Simone, e, infine, Modugno in provincia di Bari, ma anche gli ambiti territoriali di Maglie, Manduria, Francavilla Fontana, Canosa di Puglia, che nei giorni appena trascorsi o nei prossimi giorni stanno procedendo alle sottoscrizioni.
Vale la pena ricordare qualche numero: finora in tutta la Puglia sono stati ammessi al tirocinio ben 9.500 pugliesi, a fronte di 30mila domande. Queste le percentuali per provincia: Bari 28,1 per cento, Lecce 18,2, Taranto 16,8, Foggia 16,4, Barletta-Andria-Trani 10,8 e Brindisi 9,7. Il 75 per cento degli ammessi al Red ha almeno un figlio minore, il 32 per cento ha due figli, il 23 un figlio neonato (da 0 a 36 mesi), il 25 per cento dei beneficiari è composto da nuclei familiari monogenitoriali (separati, madri sole), l’età media è di quarant’anni, in prevalenza sono donne, il livello di scolarizzazione è medio. Il beneficio economico del Red, che a regime mira a raggiungere 20mila nuclei familiari all’anno, varia fra i 240 e i 600 euro mensili, per un massimo di cinque componenti il nucleo familiare.
«Da domani (oggi per chi legge, ndr) si parte con le prime 500 firme - commenta soddisfatta la consigliera del presidente Emiliano, Titti De Simone - devo dire che al di là di qualsiasi previsione più ottimistica oggettivamente c’è stato un lavoro straordinariamente impegnativo che ci ha permesso in soli tre mesi, da quando cioè abbiamo ricevuto le domande di ammissione, di raggiungere questo risultato. I primi 9.500 soggetti ammessi al tirocinio - aggiunge De Simone - entrano in attività subito, subito dopo si procederà con le altre immissione, stiamo anche aspettando di mettere i Comuni in una condizione di maggiori risorse umane perché hanno un carico di lavoro enorme e purtroppo il Pon di inclusione nazionale è partito in ritardo».
Per chi non lo sapesse, possono accedere al Red tutte le persone e tutte le famiglie residenti in Puglia da almeno dodici mesi dalla data di presentazione della domanda, ma al beneficio sono ammessi solo soggetti e nuclei familiari con Isee inferiore a 3mila euro annui. Possono accedervi anche i cittadini comunitari, ovvero i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, ma solo se possono dimostrare di avere la propria residenza in un Comune pugliese da almeno dodici mesi. «Devo sottolineare che in Puglia c’è stata veramente una risposta importante - dice ancora la consigliera De Simone - va anche detto che grazie al Red siamo riusciti ad acciuffare anche le famiglie rimaste fuori dal Sia (Sostegno per l’inclusione attiva del ministero del Lavoro che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata). Come sappiamo bene non ci sono solo famiglie con minori a carico da aiutare, la situazione di povertà purtroppo riguarda una platea molto più ampia, come testimoniano le migliaia di domande arrivate per il Red».
 
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