Pensioni, a luglio la 14esima
In Puglia ne beneficiano 8 su 10

Pensioni, a luglio la 14esima In Puglia ne beneficiano 8 su 10
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 3 Giugno 2017, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 16:27
Buone notizie per i pensionati. A luglio avranno una busta paga più pesante grazie alla quattordicesima. La conferma arriva dall’Inps, con una circolare che precisa meglio tempi e modi. «Chi ha compiuto 64 anni e ha redditi compresi tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo - spiega l’Istituto di previdenza, potrà godere della somma aggiuntiva, pari fino a 655 euro».
Tra le principali novità introdotte dall’ultima legge di bilancio (legge numero 232/2016) c’è l’ampliamento della platea dei soggetti interessati dalla quattordicesima. «Con la vecchia normativa beneficiavano della quattordicesima chi aveva un trattamento pensionistico fino a 750 euro lordi - spiega il segretario generale della Cgil Puglia pensionati, Gianni Forte -. Mentre con la nuova legge, alla quale si è arrivati grazie alla trattativa imbastita dalle organizzazioni sindacali, il tetto è cresciuto fino a mille euro. Questo consentirà di allargare molto la platea dei beneficiari».
In Puglia sarà l’80 per cento dei pensionati ad avere la quattordicesima, con grande soddisfazione delle organizzazioni sindacali che hanno lavorato a lungo per ottenere il risultato. «La platea si allarga perché in Puglia i pensionati che hanno una reddito mensile sotto i mille euro sono la stragrande maggioranza» aggiunge il segretario Forte. Infatti, da quest’anno la prestazione previdenziale riguarderà non solo i soggetti che hanno un reddito individuale non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo, ma anche gli ultra sessantaquattrenni in possesso di un reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo, ossia fino a 13.049,14 euro.
Per il 2017 sono previste diverse fasce. I pensionati che presentano redditi fino a 1,5 volte il trattamento minimo, pari a 9.786,86 euro annui e che usufruivano già della quattordicesima, hanno diritto a 437 euro (fino a 15 anni di contributi per i lavoratori dipendenti), a 546 euro (tra i 15 e i 25 anni di contributi) e a 655 euro (oltre 25 anni di contributi per il lavoro dipendente e 28 per quello autonomo).
Anche ai pensionati che sono in possesso di redditi da 1,5 a 2 volte il minimo, verrà corrisposta una somma variabile, in rapporto ai contributi versati. 336 euro fino a 15 anni di contributi, 420 euro tra 15 e 25 anni di contributi, 504 euro con contributi oltre 25 anni. Queste cifre valgono per i pensionati da lavoro dipendente, mentre per i lavoratori autonomi vanno aggiunti tre anni in più di contributi.
«Il pagamento – si legge nella circolare dell’Inps – verrà effettuato d’ufficio per i pensionati di tutte le gestioni unitamente al rateo di pensione di luglio 2017 ovvero di dicembre 2017 per coloro che perfezionano il requisito anagrafico nel secondo semestre dell’anno 2017».
Sono circa 2,125 milioni i pensionati con redditi individuali fino a 1,5 volte il trattamento minimo e 1,25 milioni i pensionati con redditi tra 1,5 e due volte il minimo. «Per questa platea originaria il bonus viene rafforzato del 30% circa, per gli altri (quelli con una pensione compresa tra 1,5 e 2 volte il minimo) come detto è una novità» spiega nel dettaglio Forte.
 
La misura ha un costo complessivo di 800 milioni l’anno ed è stata da più parti criticata, in primis dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, secondo il quale in 7 casi su 10 andrà a beneficio di pensionati che poveri non sono. Un giudizio cui gli autori della nuova quattordicesima hanno sempre replicato spiegando che non si tratta di una intervento di tipo assistenziale. «Sfido Boeri a vivere con una pensione di 750 euro o mille euro lorde al mese - commenta con tono polemico il segretario dei pensionati della Cisl Puglia Vitantonio Taddeo - per i pensionati la quattordicesima, che poi tale non è considerato che si tratta di 300-400 euro, altro non è che la rivalutazione dei contributi versati. Boeri deve smetterla di parlare di assistenza. Una somma erogata una tantum che potrà servire solo a pagare qualche bolletta e altre tasse».
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