Giornata salentina per il ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha incontrato una delegazione degli avvocati leccesi per discutere dei problemi della riforma giudiziaria e, a Maglie, ha partecipato alla commemorazione di Aldo Moro parlando, al termine, dei grandi temi che vedono il tacco d'Italia alla ribalta nazionale. "Non si può mettere sullo stesso piano Tap e Xyella ", ha precisato Orlando rispondendo alle domande dei giornalisti che chiedevano il perché del differente atteggiamento avuto dal governo sulle due questioni, nel primo caso ignorando le istanze provenienti dal territorio, accettandole invece nel secondo caso.
"Tap e Xylella sono questioni che non possono essere messe sullo stesso piano, perché - ha precisato - mentre sul gasdotto si può discutere su quale sia l'ubicazione migliore ed è legittimo che chi non è d'accordo usi gli strumenti che offre la giurisdizione, diverso dovrebbe essere l'atteggiamento per combattere una piaga come la Xylella, per la quale il ministero delle Politiche agricole ha messo in campo risorse e una strategia che se messa in discussione, rischia di esporre tutti gli agricoltori a questo problema".
Orlando ha poi parlato di sviluppo del Mezzogiorno. "Credo che il governo stia facendo una politica economica difficilissima, senza acuire le sofferenze sociali in atto - ha spiegato -.
Il ricordo di Aldo Moro - "La figura di Aldo Moro deve essere oggetto di riflessione in ogni momento perche' costituisce un riferimento per la nostra democrazia e un monito costante a non abbassare la guardia verso tutti quei pericoli che possono metterla in discussione", ha detto Orlando che nell'anniversario della morte di Aldo Moro ha deposto una corona di alloro davanti al monumento che ricorda lo statista davanti alla casa dove nacque, a Maglie. Ai giornalisti che gli chiedevano se la scelta di fermezza operata al tempo dal Pci fosse oggi ancora condivisibile per la sinistra italiana, Orlando ha risposto: " E' una scelta che va contestualizzata, anche se probabilmente ci potevano essere elementi di maggior umanita' nella gestione di quel passaggio, ma e' molto facile fare questa riflessione adesso. Forse nel fuoco di quella vicenda, anche quel comportamento puo' trovare una giustificazione".