Nomine Asl: Pasqualone a Brindisi, Gorgoni a Lecce e Rossi a Taranto Vendola: «Garanzia di legalità»

Nomine Asl: Pasqualone a Brindisi, Gorgoni a Lecce e Rossi a Taranto Vendola: «Garanzia di legalità»
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Lunedì 22 Dicembre 2014, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 18:11

Le nebbie si diradano dopo 48 ore di accelerate, retromarce e qualche giallo. La giunta regionale pugliese completa ufficialmente il quadro delle nomine dei direttori generali delle Asl. Questi i nuovi manager: a Brindisi tocca a Giuseppe Pasqualone, amministratore unico della Sanità service della Bat; a Lecce Giovanni Gorgoni, origini salentine e attualmente direttore generale della Asl Bat; a Taranto Stefano Rossi, attualmente direttore amministrativo dell'Asl di Brindisi; Ottavio Narracci, al momento direttore sanitario a Lecce, sarà invece il nuovo manager dell'Asl Bat; a Bari toccherà a Vito Montanaro, attuale direttore amministrativo sempre nell'azienda sanitaria del capoluogo. Resta ancora vacante la casella degli Ospedali riuniti di Foggia: la nomina sarà perfezionata di concerto con il rettore dell'Università di Foggia. Non ancora scaduti gli incarichi di vertice per il Policlinico di Bari e per l'Asl di Foggia.

Il giallo. Già ieri il governatore Nichi Vendola e l'assessore alla Sanità Donato Pentassuglia avevano rimescolato le carte in tavola, smentendo le previsioni della vigilia che vedevano invece Rossi a Brindisi, Narracci a Lecce e Pietro Quinto (ora in Basilicata) a Taranto. E l'attuale quadro, oggi cristallizzato in giunta, era stato già disegnato ieri pomeriggio. Ma in serata c'era stato il passo indietro per la casella brindisina: Pasqualone sarebbe risultato incompatibile proprio in virtù del suo incarico ai vertici della Sanitaservice. Al suo posto era stato scelto Domenico Lagravinese, che a Brindisi già era stato direttore generale negli anni '90, sotto l'amministrazione regionale di Salvatore Distaso (centrodestra).

Oggi poi il nuovo colpo di scena, dopo le verifiche del caso: Pasqualone a Brindisi, confermate tutte le altre postazioni.

Vendola: garanzia di legalità. “Abbiamo cercato – ha commentato Vendola - di compiere scelte che fossero nel segno della competenza professionale, della capacità manageriale, ma anche nel segno della moralità e della credibilità. Ai direttori neo nominati affidiamo il compito di portare avanti un governo trasparente delle aziende sanitarie nel segno dell’impegno contemporaneo ad un uso razionale delle risorse e alla massima attenzione ai percorsi di umanizzazione delle cure”. Per Vendola dunque “una squadra di manager che è una buona promessa” e che terrà “alta la bandiera della legalità”, impedendo “ogni incursione del malaffare assedio affaristico che compromettono la qualità della risposta al bisogno di salute”. “Il management che abbiamo scelto è giovane – ha detto Vendola - in queste ore abbiamo lavorato sui curriculum, sulle performance professionali dei candidati. Per i quali garantire la capacità manageriale è il primo compito. Sapendo che il management si occupa di un prodotto particolare: i malati. Con i quali non si può procedere tecnocraticamente e burocraticamente. Una efficiente e efficace amministrazione ha per oggetto la buona sanità. L’umanizzazione dei percorsi di cura deve essere l’obiettivo e non bisogna dimenticare mai qual è la condizione di perdita di potere del malato quando è in ospedale”. Per Vendola “il malaffare nelle Asl è sottrazione di risorse agli ammalati, l’affarismo fa diminuire la risposta di salute e la moralità richiesta deve impermeabilizzare le Asl dalle incursioni del sistema delle imprese e della politica”.

“La politica – ha concluso - è legittimata a intervenire sulle strategie e su quello che non va, non sulla gestione. E i nuovi dg saranno aiutati nel compito che li attende dai nuovi bandi per la centrale unica di acquisto, che non sarà un complemento di arredo, ma una risorsa strategica”. Per quanto riguarda la nomina di Pasqualone alla Asl Brindisi, Vendola ha spiegato che “era sorto un dubbio per la inconferibilità del suo incarico visto il ruolo di amministratore della Sanità Service Bat. Gli uffici hanno fatto un supplemento di studio di 8/9 ore e questa mattina c’è stato un parere favorevole e ora abbiamo certezza che non esiste una inconferibilità di incarico nei suoi confronti”.

Pentassuglia: momento chiave. Per l'assessore questo “è un momento particolare e fondamentale per il bisogno di salute dei pugliesi”. “Non potevamo lasciare le Asl in questa fase delicata di attuazione del Patto della salute dopo l’uscita a settembre dal Piano di rientro – ha sottolineato l’assessore - dovevamo dare un governo alle Asl a prescindere dalle scadenze elettorali soprattutto ora che cominciamo a registrare risultati positivi per la mobilità passiva”. “Le reti dei servizi – ha aggiunto - devono avere una legittimazione della conduzione amministrativa: questi mesi di proroga hanno dimostrato che la direzione si annacqua in mancanza di certezze e che quindi si devono avere pieni poteri. Ora possiamo di fatto lavorare con i nuovi direttori che assumono piena responsabilità. Sono cosciente, come assessore, che la correttezza e la barra dritta del presidente mi hanno aiutato a decidere. Ai direttori uscenti va comunque il mio ringraziamento, per aver traghettato il sistema ottenendo a volte risultati straordinari: nessuno quindi si deve sentire offeso o denigrato perché noi non vogliamo scherzare con il sistema complessivo del welfare. In questo sistema - ha concluso l’assessore - abbiamo trovato le professionalità migliori che dovranno affrontare principalmente tre sfide da risolvere: l’appropriatezza prescrittiva, la spesa farmaceutica e il settore protesi e ausili”.

CHI SONO I NUOVI MANAGER

Il presidente Vendola ha voluto presentarli in questo modo:

“Vito Montanaro è stato un eccellente direttore amministrativo del Policlinico di Bari, dove in questi anni sono stati tagliati molti nastri per merito suo. E’ stato nominato per le sue qualità, ma anche per far lavorare insieme Policlinico e Asl. Giovanni Gorgoni ha trasformato la Asl BAT in una macchina perfettamente funzionante e ha guadagnato sul campo la promozione a Lecce. Stefano Rossi ha rappresentato a Brindisi, con la dg Ciannamea, la bandiera della legalità in una Asl dove c’erano profili problematici importanti con un assedio affaristico radicato in profondità e per questo ha subito gravi attacchi personali. Mi spiace di essere rimasto solo con l’assessore a difenderlo. A Taranto sarà chiamato a gestire la dotazione di 200 milioni per il nuovo ospedale cittadino, milioni che fanno gola ai comitati di affari e che bisogna blindare perché Taranto ha diritto al riscatto. Ottavio Narracci, dopo un esperienza di rodato amministratore nei rapporti con i tanti comuni della gigantesca Asl di Lecce, sarà apprezzato quale solido funzionario nella Bat. E infine Giuseppe Pasqualone, amministratore unico della Sanità Service della Bat, riuscirà ad allontanare quel che va allontanato dalla gestione della Asl Brindisi per il suo rilancio, dopo un cambio forte di guida”.

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