Misure anti-xylella a rilento
da maggio controlli e multe

Misure anti-xylella a rilento da maggio controlli e multe
di Maria Claudia MINERVA
3 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Aprile 2017, 13:50
Il pericolo di nuovi contagi incombe e nelle campagne della Puglia colpite dalla xylella fastidiosa sono stati già avvistati i primi insetti adulti del vettore del batterio. I timori sono tanti, bisogna fare in fretta e mettere in atto le buone pratiche agricole che consentono di distruggere la sputacchina per evitare che l’infezione si allarghi a vista d’occhio e raggiunga la fascia dei 30 chilometri che comprende le zone di contenimento e cuscinetto. La sputacchina, come si legge nelle indicazioni riportate nelle Misure fitosanitarie regionali, «è cosmopolita e vive su centinaia di piante ospiti». Urgentissimo, quindi, procedere con le lavorazioni meccaniche superficiali, quali arature, trinciature, fresature, di tutti i terreni, oltre alla pulizia delle erbe spontanee e del suolo, compresi i bordi delle strade.
«La maggior parte delle piante erbacee presenti negli oliveti è priva del batterio, per cui quando la sputacchina diventa adulta e passa dall’erba alle piante arboree non è ancora infetta - si legge nelle misure fitosanitarie - Gli adulti acquisiscono il batterio dalle piante infette e rimangono infettivi per tutta la vita da adulto, l’infettività non viene trasmessa alla progenie». Questo permette di dire che la percentuale di nuove infezioni che si determinano ogni anno è direttamente proporzionale al numero di adulti che si alimentano sulle piante infette. Ecco perché è necessario e obbligatorio attenersi alle misure indicate dall’Osservatorio fitosanitario per mantenere puliti i terreni.
Purtroppo, però, a fronte di pochissimi agricoltori che in qualche modo si stanno dando da fare per attuare le buone pratiche e ridurre così al minimo il rischio di contagio, per il resto è tutto un proliferare di erbacce. Del resto basta fare un giro per il Salento per accorgersi in che condizioni versino i cigli delle strade comunali e provinciali, le rotatorie, gli spazi verdi. Dal canto loro sia i Comuni che le Province interessate lamentano la penuria di risorse che impedisce, di fatto, di attuare le lavorazioni meccaniche, ma così facendo si moltiplica il pericolo che l’infezione si propaghi in aree non aconra colpite. Ed è per questo che dal primo maggio prossimo scatteranno controlli e multe. A tal proposito, proprio ieri mattina nella sede della Regione c’è stato un incontro tra vertici del Dipartimento Agricoltura, Osservatorio Fitosanitario e carabinieri forestali, riuniti per mettere a punto un piano di controlli a 360 gradi, a partire dalla zona cuscinetto e contenimento per poi procedere anche nelle aree dove ormai il batterio è diventato endemico, cioè nella provincia di Lecce e in parte di quella di Brindisi, relativamente al Comune di Oria. Un piano che sarà operativo dal mese prossimo, giacché il 30 di questo mese scadrà il termine per mettere in atto le cosiddette buone pratiche agricole.
Nel comunicato urgente comparso già da un po’ di giorni sul sito regionale “Emergenza xylella” si legge che «il controllo meccanico degli stadi giovanili del vettore è obbligatorio nei terreni agricoli, extra-agricoli, aree urbane, sia private che pubbliche, attraverso lavorazioni superficiali del terreno o trinciatura e successivo interramento della vegetazione spontanea». Obblighi a cui sono interessati anche i titolari delle stazioni di servizio ubicate sulle strade statali e interprovinciali. A partire dal primo maggio e per i 45 giorni successivi (ovvero entro il 15 giugno prossimo) saranno effettuati i controlli sull’attuazione delle misure obbligatorie di contrasto alla xylella, nei confronti dei proprietari/conduttori, privati e pubblici. Per chi non è in regola scatteranno multe, anche salate
© RIPRODUZIONE RISERVATA