Le Regioni: «Servono certezze per cassa integrazione in deroga»

Le Regioni: «Servono certezze per cassa integrazione in deroga»
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Giovedì 17 Luglio 2014, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 20:41
ROMA - Dare "certezze" sulle risorse per gli ammortizzatori in deroga per tutto il 2014. E' questo l'appello condiviso da Regioni e sindacati che oggi si sono confrontati sulla questione. "Nel corso del confronto - spiega Gianfranco Simoncini della Regione Toscana che coordina gli assessori al Lavoro per la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - si e' registrata sintonia sull'urgenza del tema, ed e' condivisa la preoccupazione per i rischi sociali che si stanno determinando sui territori a causa delle incertezze e del blocco nelle erogazione degli ammortizzatori sociali".



"Per questo motivo - ha sottolineato - e' assolutamente condivisa la necessita' di una rapida assegnazione della prima parte dei fondi assegnati per il 2014, ma soprattutto Regioni e organizzazioni sindacali ritengono fondamentale dare certezze assicurando la copertura di tale strumento per tutto l'anno 2014. Sotto questo profilo sono certamente positivi i segnali da parte del Governo - dice l'assessore - ma occorre attribuire urgentemente le risorse ai lavoratori che attendono da Gennaio risposte concrete". Alla riunione hanno partecipato, oltre a Simoncini, Lucia Valente (Regione Lazio), Giuseppe Bruno (Regione Sicilia) e, collegata in videoconferenza, Giovanna Pentenero (Regione Piemonte).



In rappresentanza delle organizzazioni sindacali erano presenti Serena Sorrentino (Cgil) Luigi Sbarra (Cisl) e Marco Massera (Uil). "Quanto poi al decreto che riforma i criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga - prosegue Simoncini - abbiamo condiviso con i sindacati la necessita' di una profonda revisione dei criteri proposti, sia per quanto riguarda i periodi di copertura, sia per quel che riguarda la platea dei destinatari, evitando ogni forma di retroattivita' ed ogni discriminazione o sperequazioni fra lavoratori". Tali questioni saranno sottoposte all'attenzione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
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