“Giornalisti da liberare”, il sindacato a Emiliano: «Li lasci fuori dalle contese»

“Giornalisti da liberare”, il sindacato a Emiliano: «Li lasci fuori dalle contese»
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 21:24
«Le dichiarazioni di Michele Emiliano sui giornalisti, nel corso della trasmissione La Gabbia Open, andata in onda ieri sera su La7, sono semplicemente sconcertanti e fuori luogo». È quanto si legge in una nota della Fnsi. «Vado a fare un congresso con le mani nude - ha detto il candidato alla segreteria del Pd - contro una corazzata piena di potere, soldi, relazioni importanti, un sistema dell'informazione messo molto sotto pressione. Un'altra cosa che mi piacerebbe fare è restituire la libertà ai giornalisti. Se diventassi segretario del Pd vorrei girare per le redazioni e dirgli: basta, adesso fate come vi pare, criticatemi, ditemi tutto ciò che non va bene. I giornalisti liberi pagano un prezzo molto elevato. Ovviamente noi dobbiamo consentire a tutti, non solo agli eroi, di essere giornalisti liberi». «È bene che Michele Emiliano e tutti i protagonisti della vita politica lascino fuori i giornalisti dalle loro contese, dalle loro beghe personali e dalle loro rese dei conti - affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi -. I giornalisti non hanno bisogno di liberatori perché sono in grado di discernere e di fare il loro dovere nell'interesse esclusivo dei cittadini, che hanno diritto ad esser informati. L'invito è rivolto a tutti, a prescindere dagli schieramenti politici, e riguarda anche coloro che ogni giorno presentano interrogazioni parlamentari contro questa o quella trasmissione della Rai o fanno a gara nel dare voti a questo o a quel programma in base al fatto se ne siano stati o meno ospiti. Sarebbe molto più utile se tutti coloro che fanno politica si impegnassero concretamente, nelle sedi legislative, per rimuovere gli ostacoli, a cominciare dalle querele temerarie per finire a leggi di sistema inadeguate e datate, che spesso impediscono ai giornalisti di esercitare liberamente la loro professione e relegano l'Italia in una posizione poco onorevole nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa».

La replica del governatore pugliese: «Fnsi nella sua nota ha ricordato il posto poco onorevole occupato dall'Italia nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa e l'esistenza di ostacoli che spesso impediscono ai giornalisti di esercitare liberamente la loro professione. Per la precisione l'Italia si colloca al 77esimo posto (World Press Freedom Index 2016) e tra le cause di questa collocazione ci sono le intimidazioni e le minacce subite dai giornalisti italiani. Il tema della libertà di stampa in Italia mi è sempre stato a cuore in quanto pilastro della democrazia. E questo voleva essere il senso delle mie dichiarazioni di ieri».
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