Frecciarossa a Lecce, stallo Bari-Roma: «Basta, rispettate gli impegni»

Frecciarossa a Lecce, stallo Bari-Roma: «Basta, rispettate gli impegni»
di Nicola QUARANTA
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Martedì 3 Maggio 2016, 07:17
“Frecciarossa”: battaglia vinta da mesi sulla carta. Ma nell'Italia che viaggia veloce verso il cambiamento, come non perde occasione di sottolineare nei suoi discorsi alla nazione il premier Matteo Renzi, la programmazione continua evidentemente a muoversi lentissima in direzione Sud, tanto da rendere persino inutili gli impegni che il governo centrale pure aveva assunto affinché l'Alta velocità su rotaie approdasse prima dell'estate 2016 sino a Lecce.

Annunciata in prima battuta alla fine della stagione turistica 2015, confermata qualche mese dopo dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, l'attivazione del “Frecciarossa” Milano-Lecce ad oggi resta sulla carta. E poco cambierebbe, evidentemente, se il treno “super veloce” di Trenitalia approdasse nel Salento in concomitanza con l'entrata in regime dei nuovi orari estivi. È nei fatti. E nei mesi scorsi ne era certo lo stesso Delrio, che annuì dagli scranni del Governo dinanzi ai timori in tal senso sollevati dai banchi dell’aula, nel corso di un “question time”, dall'onorevole Rocco Palese. Ma tant'è. L'estate è ormai alle porte, i pacchetti vacanza per giugno, luglio e agosto, già abbondantemente venduti dai tour operator. E del “Frecciarossa” neppure l'ombra.
La riprova? Basta navigare per qualche minuto sul sito internet di Trenitalia per comprendere quanto inesistente sia la programmazione e “vuoti” gli annunci.

 
A tutt'oggi chiunque volesse prenotare on line un viaggio in Salento nel mese di agosto, seguendo le istruzioni del portale della società italiana titolare della gestione del trasporto ferroviario lungo lo Stivale, resterebbe deluso: la “partecipata” delle Ferrovie dello Stato, infatti, offre un comodo viaggio sul “Frecciarossa” da Milano sino Bologna. Dopodiché l'Italia del cambiamento, del Sud che rialza la testa e riparte veloce, cambia faccia, carrozza, treno e “freccia”: “bianca”.

Nonostante tutto, dunque, un passo indietro rispetto alla tabella di marcia fissata dal Governo sull'onda lunga della petizione lanciata l'estate scorsa dal Nuovo Quotidiano di Puglia per fare arrivare i treni Frecciarossa sino al Salento: oltre 30mila firme certificate in un mese e mezzo, al culmine di una campagna sposata dalle istituzioni locali e dal territorio, spinsero il ministro Delrio a convocare il 22 ottobre scorso a Roma l’amministratore delegato delle Ferrovie, Michele Elia, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano per annunciare che il collegamento del Frecciarossa da Milano con la Puglia, ripristinato da Trenitalia il 20 settembre 2015 (dopo sette anni e solo fino a Bari) sarebbe stato prolungato fino a Brindisi e a Lecce. Ed essendo la tratta a oggi non remunerativa a mercato, si era convenuto di inserire tale sperimentazione all’interno del rinnovo del contratto di servizio ferroviario di lunga percorrenza. L’obiettivo prefissato era di arrivare alla predisposizione del nuovo servizio prima dell’avvio della stagione estiva, sulla scorta anche dell'impegno assunto dalla Regione Puglia sul fronte della sostenibilità economica.

Nella circostanza Delrio aveva anche esplicitate le proprie riserve: «La coppia di treni che abbiamo messo da Milano a Bari e che è stata avviata sempre in via sperimentale all'inizio della scorso autunno, rientra - spiegava il ministro - tra i servizi a mercato per il quali non è previsto nessun contributo pubblico ma ci si è impegnati (Regione e Governo) in questa fase di start up a compensare eventualmente, con modalità che dovranno essere studiate, eventuali deficit”. Aggiungendo: «Purtroppo l'esperienza iniziale del Frecciarossa Milano-Bari, lo devo dire ad onore del vero, non è stata così entusiasmante come speravamo. Ci auguriamo, invece, che il tempo ci aiuti ad aver un successo maggiore».

I dati sui quali il ministro riferiva a marzo in Parlamento e che destavano preoccupazione: Un carico medio di passeggeri del 35% e soltanto 68 viaggiatori medi che prendono il treno per andare a Bari[FI], con una perdita complessiva di circa 2 milioni e mezzo di euro[/FI] sulla coppia di treni ad alta velocità. Cifre che evidenziano le difficoltà in questo avvio ma che, parola del Governo, non avrebbero scoraggiato nè prodotto alcun passo indietro rispetto alla volontà di prolungare le corse sino a Lecce: «Andrà monitorata attentamente la forma di servizio ma in ogni caso confermo che questa è l'intenzione del Governo e di Trenitalia», affermava a marzo Delrio. Bene. Da quell'intervento alla Camera sono trascorsi due mesi. E di certo, come temeva il ministro, i dati relativi al carico medio dei passeggeri, quando e qualora il Frecciarossa approderà nel Salento, saranno comunque negativi per il 2016, visto che ad oggi non è possibile effettuare alcuna prenotazione. Tutto questo mentre l'estate è alle porte. E il “Frecciarossa” Milano-Lecce “fermo” sui binari della stazione di Bologna.
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