Frecciarossa, verso l'incontro del 14 ottobre con il governo «tenendo alta la guardia»

Frecciarossa, verso l'incontro del 14 ottobre con il governo «tenendo alta la guardia»
di Alessandra Lupo
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Sabato 3 Ottobre 2015, 23:02 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 08:59
Il conto alla rovescia per il tavolo ministeriale sul Frecciarossa fino a Lecce è cominciato. Il ministro ai Trasporti Graziano Delrio ha infatti convocato per il 14 ottobre a Roma l’incontro multilaterale cui parteciperanno Ferrovie dello Stato e Regione Puglia, per discutere la situazione dei treni sulla linea adriatica con particolare riferimento al Frecciarossa fino a Lecce.

L’incontro tanto atteso è stato fissato nelle scorse ore ma il Salento non resterà in paziente attesa del verdetto. Nei prossimi giorni infatti andrà avanti la mobilitazione, che prosegue da settimane anche con la petizione lanciata da Quotidiano sulla piattaforma change.org, che ha già superato le 20mila firme.



L’obiettivo - anche attraverso l’adesione dei cittadini, delle istituzioni, del mondo delel professioni e dell’associazionismo, è dare un mandato pieno alla Regione perché rappresenti il territorio in questa battaglia, facendo valere le motivazioni sociali e politiche alla base della rivendicazione del Frecciarossa fino a Lecce.



Ma una particolare attenzione va posta anche agli aspetti di natura giuridica ed economica sollevati dall’azienda, su cui non tutti concordano.

L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ritiene che i nodi del ragionamento dei manager - ribaditi martedì scorso durante l’audizione parlamentare alla Camera dei deputati - possano essere “facilmente smontati”. Sulla questione degli aiuti di stato, per esempio, che non possono essere applicati a un servizio a mercato come l’Alta velocità, l’assessore replica: «Questa interpretazione non è stata adottata per la Bari-Napoli, dove sono stati impiegati ingenti Fondi pubblici (Pon e Por) eppure è stata dichiarata perfettamente ammissibile».



In secondo luogo la redditività: «Al di là delle analisi che l’azienda non ha ancora effettuato e che potrebbero riservare delle sorprese, vorrei ricordare che non si può calcolare la redditività di un investimento relativamente a un solo pezzetto ma bisogna sempre fare un bilancio complessivo. Per Trenitalia ad esempio tutti sanno che la più redditizia è la tratta Roma-Fiumicino, i cui benefici si estendono anche al resto della rete, nessuno può aspettarsi da ogni tratta la stessa performance». Ma l’assessore specifica anche un altro aspetto, più squisitamente di prospettiva, che attiene allo sviluppo del Sud: «Coprire il gap di sviluppo, e quindi infrastrutturale, è assolutamente strategico per l’intero Paese. In virtù della nuova strategia europea le risorse sono sufficienti a dare risposta all’enorme bisogno delle regioni periferiche in tal senso, per questo serve l’intervento dello Stato. I fondi Por non possono sostituire del tutto l’impegno statale ma solo integrarlo, in questo senso il nodo Termoli-Lesina (60 milioni di euro) e gli interventi per l’Alta velocità Bari-Lecce sono fondamentali e non possono più attendere.



D’altra parte non stiamo parlando di costi impossibili, ma di interventi mirati su infrastrutture che possono in breve tempo e con costi accessibili risolvere un problema atavico per tutto il Sud del Paese», conclude Loredana Capone.

L’attesa per l’incontro insomma è tanta ma anche la convinzione che in quella sede nulla vada dato per scontato.



Ne è convinto anche Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera e da principio al fianco della rivendicazione. «Che sia stato fissato l’incontro è un passaggio importante ma è solo l’inizio del confronto. Bisogna ora mantenere la guardia molto alta per indurre l’Ad di Fs Elia e il Governo a modificare il programma e fare arrivare il Frecciarossa fino a Lecce, modificando gli orari del collegamento esistente oppure aggiungendo un’altra coppia di treni, decidano loro», spiega Palese che torna a insistere sul florido bilancio di Trenitalia: «Dopo aver chiuso con 303 milioni di utili il 2014 ha già presentato una semestrale del 2015 in ulteriore miglioramento. Non occorrono nuove risorse - prosegue Palese - quelle che ha e che arrivano da fondi pubblici e biglietti dei cittadini devono tornare ai cittadini». «Per questo - conclude il deputato - nell’appoggiare convintamente e da tutti i punti di vista la campagna avviata da Quotidiano - invito tutti a farsi portavoce di questa “battaglia simbolo” perché la vicenda del Frecciarossa deve rappresentare per noi anche l’avvio di una vera e articolata campagna di risveglio del Mezzogiorno».
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