Fitto: «Non so se Berlusconi vuole vedermi fuori dal partito, noi siamo contro la linea Forza Renzi»

Fitto: «Non so se Berlusconi vuole vedermi fuori dal partito, noi siamo contro la linea Forza Renzi»
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Giovedì 22 Gennaio 2015, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 18:53

ROMA - «Non so se Berlusconi vuole vedermi fuori. Sono mesi che portiamo avanti iniziative pubbliche nel partito, e ogni volta si immagina una nostra uscita. Ma noi restiamo nel partito». Così Raffaele Fitto a Bianco e nero su RadioUno. Poco prima Fitto, nel corso di una conferenza stampa alla Camera a cui hanno preso parte diversi senatori e deputati a lui vicini, aveva ribadito la contrarietà rispetto alla linea di Fi sulle Riforme. «Siamo dentro Forza Italia ma contro la linea "Forza Renzi" emersa in queste ore. Troviamo anche discutibile la definizione di "frondisti" perché noi non agiamo in silenzio e nell'ombra ma rappresentiamo con chiarezza le nostre posizioni».

«Credo che ad indebolire il presidente Berlusconi non siamo noi ma le scelte che si stanno facendo in queste ore». «La domanda che dovrebbe essere posta è: volete fare da scendiletto a Renzi? Io dico di "no" per una questione di coerenza, di ideali e di contenuti che sono diametralmente opposti ai nostri.

Ricordo che noi abbiamo votato contro la fiducia, io vorrei capire cosa è cambiato in un pomeriggio. Non arretreremo dalle nostre posizioni fino a quando non daranno motivazioni valide per spiegare le scelte fatte», afferma Fitto. «Dispiace dover stropicciare l'abito blu che qualcuno aveva pronto magari per andare a giurare...».

«Rivendico - prosegue Fitto - i deputati che stanno votando no a queste riforme così come i senatori. Lo fanno per due motivi, il primo che è quello principale, è per tutelare i cittadini. Poi c'è anche una motivazione politica. Sfido chiunque a trovare dentro la nuova legge elettorale una sola parole che coincida con l'originale patto del Nazareno. La legge è stata stravolta e rappresenta una resa incondizionata e totale a Renzi. Vorrei capire - continua ancora - cosa sia successo nelle ultime 48 ore visto che il mio partito aveva raggiunto una posizione compatta ed aveva sempre detto di essere contrari al premio di lista, invece c'è stata una resa per me incomprensibile».

«Io voglio che si apra un confronto dentro Forza Italia per capire cosa sta avvenendo. Non capisco questo arretramento graduale che sta portando all'azzeramento della nostra storia. Le riforme sono importanti - prosegue - ma non si capisce perchè tanta fretta rispetto ad altri problemi. Fi invece di fare una battaglia come opposizione contro questo governo sulle misure economiche, consente che si alzi un polverone mediatico sulle riforme che dovrebbero cambiare l'Italia, ma che in realtà non lo fanno, perdendo la nostra identità e prospettiva».

Il capo dei dissidenti azzurri ha anche precisato: «La legge elettorale è stata scritta a misura del Pd ed ha come obiettivo quello di mettere in difficoltà un'eventuale ricomposizione del centrodestra. Ci troviamo di fronte ad una legge che rappresenta un grave vulnus democratico. Lo stesso per le riforme, c'è stata una capitolazione totale. Noi siamo sempre stati a favore, ma quello che si sta votando va contro tutte le nostre battaglie che portiamo avanti da 20 anni. Io ringrazio chi non le sta votando perchè si sta svendendo la nostra storia».

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