Emiliano: «Devono darci il Frecciarossa a Lecce»

Emiliano: «Devono darci il Frecciarossa a Lecce»
di Alessandra LUPO
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Lunedì 12 Ottobre 2015, 23:33 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 11:45
Le prossime ore saranno decisive per capire quale sarà la soluzione individuata dal governo per la vicenda Frecciarossa fino a Lecce. Domani pomeriggio infatti, ad un mese e mezzo dall’inizio della battaglia del territorio salentino, si riunirà a Roma il tavolo convocato dal ministro ai Trasporti Graziano Delrio con l’Ad di Ferrovie dello Stato Michele Elia e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.



Un faccia a faccia, il primo sulla vicenda dopo una serie di botta e risposta a distanza, che dovrà sciogliere finalemnte il nodo sul collegamento tra la Puglia e Milano, che dallo scorso 20 settembre Trenitalia ha riattivato (dopo sette anni di attesa) solo fino a Bari.



Nelle ultime ore i contatti tra i rappresentanti del territorio in parlamento e anche nel governo sono stati molto fitti. Deputati e senatori salentini hanno voluto tenere caldo il terreno, per evitare che la rivendicazione potesse in qualche modo sgonfiarsi sotto i colpi delle continue rimodulazioni dell’agenda politica.



E lo stesso ha fatto il territorio, mantenendo la guardia altissima dal punto di vista della mobilitazione. Sono infatti già 28.750 le firme raccolte nella petizione (sia on line che cartacea) avviata da Quotidiano e anche la Regione Puglia è pronta a battersi fino in fondo per il Salento. Da Lecce, dove ieri si parlava di distretti del turismo, Michele Emiliano annuncia lo spirito con cui la Puglia affronterà l’incontro romano.



«Quel treno ce lo devono dare e non c’è da discutere, ma solo da far capire che in un luogo così importante anche per ragioni turistiche e non solo d’affari questo collegamento è necessario - prosegue il governatore - d’altraparte il ministro mi sta ricevendo assieme l’Ad di Fs e mi auguro che non mi abbiano chiamato per darmi un dolore ma piuttosto per darmi una buona notizia». Emiliano promette una resistenza ferma sull’argomento: «Per molti il Mezzogiorno è un posto bello per passarci le vacanze - aggiunge - ma diventa meno bello quando devono impegnarsi per fare gli amministratori della cosa pubblica. Il Sud è capace di aiutarsi benissimo da sé ma ha bisogno di avere le stesse possibilità che hanno gli altri, quindi il Frecciarossa deve partire da Lecce».



Sulla stessa lunghezza d’onda è l’assessore alle attività produttive, che da venerdì occupa ad interim anche le deleghe a Cultura e Turismo, Loredana Capone.

«Tutto quello che si fa per il territorio in questo momento - dice - sconta una serie di difficoltà enormi, se non ci sono infrastrutture adeguate. L’alta velocità è una infrastruttura cui bisogna tendere per questo le nostre richieste sono accelerare i tempi velocizzazione sulla linea adriatica, risolvere il problema annoso del raddoppio sulla Termoli-Lesina. Ma intanto, da subito, agevolare l’arrivo del Frecciarossa fino a Lecce».

«Un percorso necessario, ma che poi dovrà proseguire con le infrastrutture se non vogliamo che resti azzoppato. Occorrono tutte e tre le soluzioni - conclude Loredana Capone - e su questo è necessario che oltre all’imegno della Regione ci sia, forte e fermo, quello del governo».



A rappresentare le istanze del territorio c’è anche il presidente della Provincia Antonio Gabellone, che nel rilanciare il documento approvato lo scorso 25 settembre dall’assemblea dei sindaci, ribadisce alcuni aspetti fondamentali del rapporto tra il gestore dei servizi di trasporto e i territori.

«Il gestore dell’infrastruttura ferroviaria è Rfi - scrive ina nota Gabellone -, società nata per rispondere alle direttive comunitarie per la separazione tra il gestore della rete e il produttore dei servizi di trasporto. E pertanto vanno valutate con attenzione le attuali condizioni di accesso ai servizi».



Intanto la mobilitazione va avanti e questa mattina alle 11.30 si ritroveranno dal prefetto di Lecce, Claudio Palomba, le associazioni di categoria del Salento, che hanno accettato l’invinto dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil a fare quadrato sulla questione del Frecciarossa fino a Lecce. Alla chiamata dei sindacati hanno già risposto Confindustria, Ance e Api e tanti altri, riunendo il partenariato economico del territorio per chiedere l’attivazione del Frecciarossa e trasporti migliori.