Dramma in Regione: morto Stefano Fumarulo
era componente dello staff di Emiliano

Dramma in Regione: morto Stefano Fumarulo era componente dello staff di Emiliano
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Giovedì 13 Aprile 2017, 02:49 - Ultimo aggiornamento: 13:57
BARI - Ieri sera si è spento all’improvviso Stefano Fumarulo, dirigente della Regione Puglia della Sezione Sicurezza del cittadino, Politiche per le migrazioni ed antimafia sociale. Fumarulo, che avrebbe compiuto 39 anni ad agosto, era un esperto di immigrazione a antimafia sociale e prima di approdare in Regione aveva lavorato al Comune di Bari nel periodo in cui Emiliano era sindaco. A quanto si è appreso a stroncare la vita del giovane sarebbe stato un malore improvviso. Il dirigente regionale è stato trovato senza vita nel garage dell'abitazione in via Pavoncelli. La commissione Pd riunita a Roma per esaminare il caso firme per le primarie ha sospeso i lavori in segno di lutto.
In queste ore sono innumerevoli i messaggi di cordoglio da parte di tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerlo. "Uomo gentile", "Persona perbene", "Morte senza senso", si legge anche nei molti post sui social. I funerali saranno nel pomeriggio di oggi a Bari.

Il cordoglio di Emiliano e della Giunta e del Consiglio
«Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con la Giunta e tutti i collaboratori abbracciano i genitori, i parenti e gli amici di Stefano Fumarulo, dirigente della Sezione sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni e antimafia sociale per la perdita improvvisa e incolmabile di un giovane e valoroso funzionario pubblico, che in questi anni ha affrontato con impareggiabile competenza temi difficili e delicati.
Stefano Fumarulo sarà ricordato per l’umanità unita al rigore morale e scientifico nel trattare problemi complessi come la lotta non repressiva alle mafie o la lotta ai caporali annidati nei campi abusivi dei lavoratori agricoli stagionali, per garantire giustizia e dignità alle vittime e agli ultimi».

Il ricordo di Rosy Bindi
«La morte improvvisa di Stefano Fumarulo è una grave perdita per tutto il mondo dell'antimafia sociale e non solo per la sua Puglia. In questi anni è stato un prezioso consulente della nostra Commissione, competente e appassionato. Non ha mai fatto mancare il suo contributo, dimostrando sempre una grande capacità di interpretare le dinamiche criminali e individuare risposte efficaci per contrastare l'illegalità mafiosa». Lo scrive in una nota Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia.
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