Distribuzione degli alunni per classe
«Troppo squilibrio tra Nord e Sud»

Distribuzione degli alunni per classe «Troppo squilibrio tra Nord e Sud»
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Lunedì 26 Settembre 2016, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 09:44
Non c’è pace per la scuola. Adesso è anche caccia ai supplenti. Le graduatorie ad esaurimento sono state infatti svuotate dalle assunzioni della legge 107, e quando le scuole hanno bisogno di supplenti per le malattie o per altre assenze più o meno brevi degli insegnanti, non trovano personale a disposizione nelle graduatorie d’istituto, spesso si deve ricorrere alle messe a disposizione.
Infatti i supplenti per alcune materie sono scomparsi, e allora le segreterie ricorrono al passa parola, ai neolaureati, alle maestre che si sono iscritte all’università per prendere la laurea. Lo denuncia Orizzonte Scuola, in articolo comparso sul portale del sindacato. C’è addirittura chi ha deciso di richiamare al lavoro i pensionati. E c’è anche chi lancia appelli agli amici rimasti al Sud pur di trovare supplenti. La situazione è grave al Nord, Milano, Bergamo e Brescia, dove nelle scuole primarie le tre fasce delle graduatorie di istituto sono esaurite.
Non solo problemi legati ai docenti. Tra le questioni bollenti dell’anno scolastico appena cominciato, c’è anche quella che riguarda il rapporto alunni per classe, che a livello nazionale è di 21,09, in diminuzione rispetto agli ultimi anni. Ma in Calabria le classi ospitano in media 19,01 alunni, mentre in Emilia Romagna devono stringersi in ogni classe in media 22,25 alunni. Le due regioni rappresentano la punta di un fenomeno che riguarda le aree geografiche di appartenenza: al Nord il rapporto alunni/classe si attesta a 21,63, al Sud e nelle Isole a 20,36.
È quanto emerge da uno studio di Tuttoscuola, che ha elaborato i dati del Miur. Oltre che sul piano didattico e organizzativo, questo squilibrio - sottolinea Tuttoscuola - ha delle conseguenze anche in termini di cattedre: se il rapporto medio nazionale di 21,09 fosse uguale per tutti i territori, andrebbero ridistribuiti ben 8.900 posti dal Sud al Nord. Insomma sarebbero cattedre disponibili al nord, verso le quali presumibilmente si dovrebbero spostare docenti meridionali, che oggi hanno trovato posto vicino casa anche grazie al più favorevole rapporto alunni/classe consentito dal ministero dell'istruzione. È noto infatti che l'offerta di insegnanti è concentrata ormai nel Mezzogiorno (il 74% degli insegnanti interessato ai trasferimenti per mobilità di questa estate era meridionale, a fronte del 38% dei posti disponibili al Sud e nelle Isole). Insomma, secondo Tuttoscuola la cosiddetta «"deportazione" al nord di docenti meridionali non solo è dovuta a fenomeni demografici e sociali, ma risulta anche mitigata dalla politica degli organici che i governi hanno seguito almeno nell'ultimo decennio, con l'intensificarsi del trend di diminuzione di nascite, e quindi di studenti e di cattedre, al sud del Paese».
Tuttoscuola ha confrontato i dati degli alunni e delle classi delle scuole statali dell'ultimo decennio, dal 2007/08 al 2016/17 e ha scoperto una costante: rispetto al rapporto medio nazionale il Sud e le Isole sono sempre state sotto la media e nel corso del decennio la forbice con gli altri territori e' andata sempre piu' allargandosi. «Una diversa distribuzione dei posti di docente - conclude Tuttoscuola - avrebbe potuto determinare un certo riequilibrio nel numero delle classi e un rapporto alunni/classe piu' armonico ed equo, con effetti non indifferenti sul piano didattico ed organizzativo».
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