Bruxelles bacchetta l'Italia: nel mirino l'Ilva

Bruxelles bacchetta l'Italia: nel mirino l'Ilva
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Giovedì 16 Ottobre 2014, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 14:05
(Teleborsa) - Bruxelles bacchetta l'Italia. Oggetto del contendere i rischi ambientali provocati dal più grande stabilimento siderurgico europeo: l'acciaieria ILVA di Taranto. La Commissione Europea, infatti, ha adottato ulteriori provvedimenti contro l'Italia intesi a ridurre l'impatto ambientale dell'acciaieria ILVA di Taranto visto che Bruxelles accusa l'Italia di non aver provveduto a far sì che lo stabilimento siderurgico pugliese funzioni in conformità alla normativa UE in materia di emissioni industriali,”con conseguenze potenzialmente gravi per la salute umana e per l'ambiente”, spiega la nota della Commissione UE. Non è un caso che ci siano già state 28 condanne all' ILVA per le morti da cancro e amianto . Bruxelles ha già inviato all'Italia due lettere di costituzione in mora, nel settembre 2013 e nell'aprile 2014, con le quali ha invitato le autorità italiane ad adottare misure per assicurare che l'esercizio dell'impianto ILVA venga messo in sicurezza in conformità con la direttiva sulle emissioni industriali e con altre norme UE in vigore in materia ambientale ma fa notare che sebbene alcune carenze siano state risolte, ancora ci sono ancora diverse violazioni della direttiva sulle emissioni industriali. Il provvedimento adottato oggi, ossia il parere motivato, riguarda carenze quali l'inosservanza delle condizioni stabilite nelle autorizzazioni, l'inadeguata gestione dei sottoprodotti e dei rifiuti e protezione e monitoraggio insufficienti del suolo e delle acque sotterranee. La Commissione concede all'Italia due mesi per rispondere.