Corruzione e turbativa d'asta: 11 arresti. L'assessore regionale Giannini, indagato, rimette le deleghe

Corruzione e turbativa d'asta: 11 arresti. L'assessore regionale Giannini, indagato, rimette le deleghe
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Mercoledì 12 Luglio 2017, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 17:40
BARI - C'è anche l'assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia, Giovanni Giannini, tra le persone indagate a piede libero nell'indagine della Procura di Bari su presunte tangenti in cambio di appalti in alcuni Comuni della provincia di Bari, che ha portato oggi all'arresto di 11 persone, tra i quali il sindaco di Altamura Giacinto Forte (ai domiciliari) e il vicesegretario del Pd di Acquaviva delle Fonti Roberto Ottorino Tisci (in carcere). Le ordinanze sono state eseguite dai militari della Guardia di Finanza (Nucleo di polizia tributaria) nell'ambito di uno dei due filoni di indagine condotte dalle Fiamme Gialle e dai carabinieri di Gioia del Colle, con il coordinamento della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, su alcuni episodi di presunta corruzione nel settore delle procedure di affidamento, mediante appalto, di opere pubbliche. I provvedimenti cautelari (due ordinanze separate) sono stati emessi dal gip del tribunale di Bari. Coinvolti anche imprenditori, tecnici comunali di Acquaviva delle Fonti, Castellana Grotte e Altamura. I finanzieri oltre alle due ordinanze di custodia cautelare stanno eseguendo un obbligo di dimora e numerose perquisizioni anche a Bari, Roma e in altri comuni del Sud Barese. Agli indagati vengono contestati i reati di corruzione e turbativa d'asta.
Nel pomeriggio l’assessore Giannini ha rimesso le deleghe al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Allo stato il presidente ha deciso di trattenere per sé le deleghe suddette. "Tale decisione - si legge in una nota - è motivata esclusivamente dall’intento di tutelare l’amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini.  "Ringrazio Gianni Giannini per la sensibilità dimostrata, qualità lo contraddistingue da sempre. Conosco bene la sua competenza e la sua onestà  e per questo sono fiducioso che egli saprà dimostrare la sua totale estraneità alle accuse contestate", dichiara Emiliano.
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