Oltre due miliardi di euro in arrivo nelle casse delle scuole e dei Comuni italiani per migliorare e rinnovare l'offerta formativa e i servizi alle famiglie. Viaggiano su due direttrici diverse e parallele i finanziamenti destinati ad aumentare il numero di posti negli asili nido e a trasformare le classi delle scuole superiori in ambienti innovativi di apprendimento. Per il primo progetto, sono pronti 120 milioni di euro a livello nazionale; per il secondo, il Governo - attraverso il Pnrr - ha messo a disposizione ben 2,1 miliardi di euro.
Gli asili nido
L’obiettivo è quello di ripartire le risorse destinate all’aumento dei posti all’interno dei servizi educativi per l’infanzia per il raggiungimento del livello minimo essenziale delle prestazioni (Lep), ovvero quei servizi che lo Stato deve garantire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale perché consentono il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini. È la prima volta che in Italia trovano finanziamento i Lep, fondamentali per attuare la norma inserita all’interno della Legge di Bilancio 2022. I comuni interessati al decreto sono 4.974 e, con questi fondi, potranno consentire la frequenza a 15.639 bambini di età compresa tra i tre e i trentasei mesi.
Le scuole superiori
Un programma di innovazione didattica per avere lezioni più interattive e studentesse e studenti più coinvolti. È il “Piano Scuola 4.0”, uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro per trasformare 100.000 classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e creare laboratori per le professioni digitali del futuro negli istituti scolastici del secondo ciclo.
Il ministro
“Si tratta di un intervento trasformativo concreto della nostra scuola che stiamo realizzando nell’ambito del Pnrr - afferma il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi - il più grande di questo tipo mai realizzato, con risorse e tempi certi. Le ricerche educative ci dicono che gli ambienti influiscono sul processo di apprendimento e sulle metodologie della didattica. L’intervento mette al centro le studentesse e gli studenti, utilizzando la tecnologia come risorsa per l’innovazione e alleata dell’apprendimento. In questi mesi abbiamo investito molto sul digitale. Fra risorse Pnrr e altri fondi europei si tratta di 4,9 miliardi messi a disposizione per cablare aule, formare docenti, portare la banda ultra larga a scuola, sostenere la digitalizzazione di segreterie e pagamenti legati alle attività scolastiche, innovare gli spazi didattici. Un lavoro che deve andare avanti per garantire una scuola al passo con i tempi a studenti e famiglie”.