A Parigi lo stop di 65 minuti nel mirino i controlli a bordo

A Parigi lo stop di 65 minuti nel mirino i controlli a bordo
di Francesca Pierantozzi
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Sabato 21 Maggio 2016, 09:26

PARIGI Quarantotto ore e ancora nessuna firma. Cosa è successo al volo MS804? E' stato davvero un attentato, c'è davvero l'Isis dietro la morte dei 66 passeggeri dell'Airbus320 Egyptair? Il 31 ottobre, quanto l'A321 della russa Metrojet si schianta dopo il decollo da Sharm el Sheik con 224 persone a bordo, passano soltanto poche ore prima della rivendicazione. Questa volta niente, silenzio. Gli Stati Uniti hanno esaminato le immagini via satelliti: per ora non ci sono tracce di esplosione in volo. Nell'attesa che comincino a parlare le lamiere del relitto, i resti dell'Airbus, le scatole nere, che dicano se c'è stata esplosione, incendio, schianto, guasto tecnico, errore umano, le ricerche sono già cominciate a Roissy. L'aereo è rimasto un'ora e cinque minuti sulle piste dello scalo parigino, tra le 21 e 55 e le 23.

GLI SCALI
Arrivava dal Cairo, prima ancora da Tunisi e Asmara. Ieri, sono stati gli agenti della gendarmeria aeroportuale, e non gli uomini dell'antiterrorismo della Sdat a cominciare le indagini. Una squadra della Sdat è stata comunque già allertata ed è pronta a intervenire, non appena arrivasse un elemento che confermi la pista dell'attentato. Si tratta per ora di capire se qualcuno ha potuto piazzare un ordigno a bordo dell'aereo o se, ipotesi in un primo tempo scartata ma ieri ripresa in considerazione, possa esserci stata «un'azione umana», qualcuno a bordo entrato in azione venti minuti prima dell'arrivo al Cairo. Le ricerche per ora non hanno dati risultati.

GLI INTERROGATORI
I gendarmi hanno cominciato a interrogare tutte le persone entrate in contatto con l'Airbus Egyptair: tecnici, addetti alle pulizie, al rifornimento dei pasti, ai bagagli, al check in, hostess di terra. Per ora niente, «nessuna anomalia, nessun profilo sospetto» secondo una fonte vicino all'inchiesta. Gli agenti hanno cominciato a visionare le registrazioni delle videocamere dell'aeroporto: anche qui, per ora, niente da segnalare. Più le ore passano, più l'ipotesi di una bomba nascosta a bordo durante lo scalo parigino sembra allontanarsi per gli inquirenti. Eppure gli esperti continuano a martellare: un'ora di scalo è un tempo troppo breve per ispezionare da cima a fondo un Airbus 320. Non è possibile, in un'ora e cinque minuti, verificare ogni singola botola, ogni singolo portello. I controlli, secondo i primi risultati dell'inchiesta dei gendarmi, sono stati svolti correttamente.

 


I bagagli nella stiva sono stati «ispezionati e filtrati al centro per cento». Ieri sera, una fonte dell'inchiesta si è sbilanciata: «L'introduzione di un ordigno esplosivo a Roissy sembra fortemente improbabile». Secondo le stesse fonti, anche una bomba piazzata magari in uno degli altri scali sarebbe stata individuata. Ogni compagnia ha la sua politica di controllo dei velivoli, che può essere affidata a personale interno a ditte esterne. A Roissy Egyptair si affida a ditte esterne sia per la sicurezza che per il rifornimento. Le ditte sono già state controllate. Passeggeri e bagagli nella stiva sono stati controllati da tre diversi sistemi, come ha spiegato Xavier Tytelman, esperto in sicurezza aerea: «Dopo un primo controllo con scanner, il 30 per cento dei bagagli considerati sospetti vengono ispezionati con un altro sistema: dei tomografi in grado di individuare connessioni chimiche e dunque la presenza di materiale esplosivo. Ultima tappa, una fase d'ispezione umana con eventuale intervento di una squadra di artificieri: per i bagagli nella stiva questo equivale a un'affidabilità del cento per cento».

LA PRUDENZA
Secondo la stessa fonte vicino all'inchiesta «a prima vista le misure di sicurezza a Roissy sono state corrette» e se «l'ipotesi terrorista non è esclusa, è più sotto forma di azione umana che non di una bomba». Questo significa che a bordo ci sarebbe stato uno (o più d'uno) terrorista. Per gli inquirenti «è ancora troppo presto per stabilire se nella lista dei passeggeri ci sia o meno un profilo sospetto...non vuol dire che non ci siano sospetti». Presto anche per dire se potesse esserci qualcuno che era invece l'unico obiettivo di un attentato. Ultima verifica: il volo MS804 si è svolto senza il minimo problema fino al momento della scomparsa dai radar. Qualche minuto prima del buio, il comandante, che stava uscendo dallo spazio aereo greco per entrare in quello egiziano, ha lanciato via radio un «Efkaristos!», grazie!, ai servizi greci di controllo aereo.