Terremoto. Nadia, Franco, Arianna e Vilma è strage tra i romani in vacanza

Terremoto. Nadia, Franco, Arianna e Vilma è strage tra i romani in vacanza
di Alessia Marani e Moira di Mario
3 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Agosto 2016, 10:54
«Non riusciamo a crederci, Francesco era così buono, gioviale, era un bambino pieno di vita. Qui a Fonte Nuova siamo tutti distrutti per la perdita di Nadia e del figlio». Nel comune a Nord di Roma è un via vai continuo di amici e familiari davanti alla storica frutteria Lillo sulla via Nomentana. Una delle poche, anzi «l'unica» come ribadisce un'anziana, che «continua a essere gestita da italiani». Nadia Magnanti, 44 anni festeggiati il 17 agosto, si trovava in questi giorni con il marito e il figlioletto di 11 anni ad Amatrice, paese originario della famiglia della madre. Un legame indissoluto con il paese reatino dove la famiglia coltivava anche frutta e verdura da esporre al negozio e amava trascorrere le vacanze. Nadia e Francesco non ce l'hanno fatta, sono morti sotto le macerie. Il marito se l'è cavata con la frattura di una costola ed è sotto choc. Davanti alla serranda chiusa della rivendita, il via vai è incessante. Chi arriva lascia fiori, biglietti, recita una preghiera.

Il lutto più nero è piombato anche su Pomezia. Tre le vittime accertate nel sisma delle 3,36 della notte di ieri originarie della cittadina industriale. Sono Arianna Masciarelli, 15 anni, che aveva finito la seconda classe del liceo artistico. Era con il papà dai nonni (che si sono salvati) a Pescara del Tronto: lei è rimasta intrappolata nella casa venuta giù, sepolta coi suoi sogni di ragazzina. Disperata la mamma, subito partita alla volta delle Marche. Anche Vilma Piciacchia, 55 anni, casalinga, è morta tra le macerie nello stesso paesino delle Marche. Il figlio era stato estratto vivo nella mattinata dal crollo della loro casa, è ferito ma fuori pericolo di vita. Andrea Cossu, 48 anni da compiere, invece, era un «omone alto e buono come il pane», ricorda chi lo ha conosciuto. Amava il tiro al volo e stravedeva per i suoi due cocker. anche lui ha trovato la morte a Pescara del Tronto nell'abitazione dei genitori morti da tempo, venuta giàù come un fruscello. Salva per miracolo la moglie.

CONTA DIFFICILE
Ma la conta dei romani in villeggiatura rimasti vittima del disastroso terremoto è destinata ad aumentare di ora in ora. Molti erano arrivati ad Amatrice per la sagra degli spaghetti all'amatriciana in programma nel week-end. Paesini abitati da una manciata di nuclei di inverno, in questo periodo di agosto raggiungono anche i 300, 400 abitanti. Ieri sera si cercavano ancora tantissimi dispersi. A Montecompatri, è il sindaco Marco De Carolis a dare il triste annuncio su Facebook: «Ad Amatrice, lo dico con il cuore gonfio di dolore, sono morti i giovani coniugi Sigismondi che abitavano in località Laghetto, con loro anche Riccardo, il figlioletto di 9 anni. Erano in vacanza». Ezio Tulli, 42 anni, poliziotto della Stradale di Aprilia, originario di Nettuno, era con i figli Leonardo, di 12 anni e Ludovica, 14 anni, ospite nella casa dei suoceri ad Amatrice. La palazzina si è sbriciolata. Solo la moglie Francesca Gagliardi, agente del commissariato di Cisterna di Latina, e la sorella di lei si sono salvate. Morto anche Marco Santarelli, 28 anni, l'unico figlio del questore di Frosinone, Filippo Santarelli, che si trovava in vacanza ad Amatrice.
 

LA PAURA
Scomparsa ad Amatrice anche una giovane coppia di fidanzatini di Anguillara Sabazia, nipoti di un noto parrucchiere locale. I genitori hanno appreso della loro morte solo una volta raggiunto il Reatino. In serata si rincorrevano confuse le notizie di altre vittime originarie della Capitale. Non si avrebbero più notizie di una famiglia proveniente da Bravetta, dei familiari di un assicuratore romano, nonchè di una maestra elementare. C'è anche una operatrice romana della protezione civile nazionale tra le vittime di Amatrice. Tiziana Lo Presti, 60 anni, era in una casa nella frazione di Saletta, per stare vicino alla madre, ricoverata nell'ospedale del paese. La casa è crollata e Lo Presti non ha avuto il tempo di fuggire.