Stava per sposare il principe Harry, nipote della regina d'Inghilterra, ma per un’americana come lei «titoli nobiliari e altezze varie non significavano granché». Addirittura, Meghan Markle, nell'ormai celebre intervista a Oprah Winfrey, ha sostenuto di essere quasi all’oscuro di chi fosse veramente Harry e di non essere andata su Google a cercare informazioni sul suo conto. Non sapeva nulla di inchini, cerimoniale. Però qualcosa, alla fine, su Google l'ha dovuta cercare: «Nessuno mi ha nemmeno insegnato l'inno - racconta - la sera sono dovuta andare su internet, cercare l'inno inglese, e impararmelo tutto da sola. Io non avevo idea di quale fosse l'inno inglese».
Attrice o ingenua?
Possibile che una donna, seppur fuori da quel mondo, che sta per entrare a far parte della Royal Family - una delle monarchie più antiche e longeve del mondo - sia davvero così ingenua? Oppure Meghan è solo una brava attrice che ha voluto vendicarsi con un piano attuato alla perfezione? L'opinione pubblica si divide tra chi non crede a una parola di ciò che Meghan e Harry hanno raccontato, a chi la giudica invece una persona coraggiosa che ha smascherato un sistema.
L'inchino
Meghan stessa racconta di essere entrata nella famiglia reale in "maniera naif. «Ne sapevo poco e certo non mi ero messa a googolare l'uomo di cui mi ero innamorata. Li immaginavo come i personaggi di una favola». Ma come: chiunque googola spasmodicamente sull'uomo appena conosciuto e lei che conosce un principe no? Ricorda poi quando Harry le propose di incontrare la Regina: «Sai fare l'inchino? mi chiese. Io pensavo che gli inchini fossero puro cerimoniale, una cosa da eseguire solo in pubblico, magari per i fotografi: e invece no, la monarchia implica un rigido protocollo. E me lo insegnò nel cortile del palazzo pochi minuti prima di entrare». Meghan dice di sentirsi come la Sirenetta disneyana: che per sposare il suo principe perde la voce, per poi in ultimo ritrovarla. Ma chi è il cattivo della favola ancora non si è capito davvero.