La verifica e le competenze contro le bufale

di Ferdinando BOERO
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Mercoledì 11 Gennaio 2017, 16:16
Esiste la verità? Karl Popper diceva di no: tutto quello che pensiamo sia vero non è vero, è solo “non falso” e lo dobbiamo accettare come “vero” solo provvisoriamente. La scienza sottopone a verifica il “vero” e lo rigetta se ne dimostra la falsità. La scienza deve elaborare ipotesi tipo “tutti i corvi sono neri”. Poi sottoporle a verifica, guardando il colore dei corvi, e tenerle per buone fino a prova contraria: il ritrovamento del famoso “corvo bianco”. Nel qual caso, a seguito della falsificazione, rigetta “tutti i corvi sono neri” e elabora altre ipotesi. Pur avendo fatto un esempio ornitologico (il colore dei corvi) Popper prese la fisica come modello di scienza.
Nella fisica ci sono “leggi” ritenute universalmente valide che, però, riguardano lo stato elementare della materia. E quando la complessità aumenta? Se trovo un corvo bianco e rigetto l’universalità di “tutti i corvi sono neri” che posso dire sul colore dei corvi? Posso modificare l’enunciato dicendo che la maggioranza dei corvi è nera ma che ce ne possono essere di albini. In questo caso l’universalità di “tutti i corvi sono neri” diventa esistenzialità: esistono corvi neri ed esistono corvi bianchi. Non viene rigettato l’enunciato, viene rigettata la sua universalità e il colore dei corvi si spiega con enunciati esistenziali. Nelle realtà complesse gli enunciati esistenziali prevalgono su quelli universali.
Pare che Grillo invochi tribunali del popolo per stabilire cosa sia vero. Non mi piace, ed è contro il suo modo di operare. Quando denunciò una serie di scandali era solo, contro tutti. Quella stragrande maggioranza aveva torto e lui, da solo, aveva ragione. Non è la moltitudine a fare la ragione. Le frottole le raccontano tutti, dagli scienziati che ci dicono che colonizzeremo altri pianeti dopo aver distrutto questo, ai politici e agli economisti che predicano la crescita economica infinita in un sistema finito, tacendo dell’erosione del capitale naturale, a chi vede congiure dappertutto, negando l’utilità di vaccini e medicine.
Le “verità” vanno analizzate caso per caso, perché non siamo in una realtà da “leggi universali”, da vero o falso. A volte sarà Grillo ad aver detto qualcosa di non vero, a volte sarà il grande scienziato. Ci vuole la verifica dei fatti, ma non con i tribunali del popolo. Ci vuole gente competente per smascherare le frottole. Il “popolo” di solito non lo è. Vi fareste curare da una medicina del popolo? Grillo ha ragione a dire che ci raccontano un sacco di frottole, ma ha ragione anche chi è spaventato dai tribunali del popolo. Abbiamo inventato un modo per stabilire verità, si chiama scienza. La scienza ha il compito di identificare l’ignoranza e di cercare di ridurla. Il progresso scientifico ha stabilito molte verità (tipo: l’acqua è fatta di idrogeno e ossigeno, la vita evolve) ma la nostra ignoranza è ancora enorme e molte verità sono provvisorie. In alternativa alla scienza c’è la fede. Ma quando il papa ci vede meno non si mette a pregare invocando che gli torni la vista, va a comprare un paio di occhiali, non so se è chiaro.
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